Uomo fermati, sei inguardabile
L’Aquila – (di ppv) Non è questione di emotività o di ideologie quando si arriva al punto di essere disumani. L’economia è uno strumento per gestire al meglio il benessere e non il meccanismo perverso che porta all’autodistruzione dell’uomo. Come si può seguitare a mettere a repentaglio la vita dell’essere umano per il solo obiettivo di cercare di migliorare la competitività di un sistema paese e quindi il suo PIL? Queste sono domande che l’uomo deve porsi prima di gareggiare a livello globale senza avere ben in mente dei paletti oltre i quali non si deve andare mai. E allora come può una foto come quella del bambino con le mani alzate davanti ad un uomo incappucciato non innescare un dubbio? Il dubbio di non essere più umani. Allora fermiamoci un secondo e riflettiamo sul fatto di non poter seguitare a percorrere questa strada firmando una cambiale in bianco alla scienza ed alla politica del PIL costi quel che costi. Qui non ci sono inquisitori ma uomini che mettono in dubbio un sistema competitivo senza regole. Riconosciamo con umiltà il limite della scienza senza per questo bloccare il meccanismo del progresso. Quello che sta avvenendo in Giappone con le varie centrali nucleari mette ancora in evidenza che prima di tutto e quindi prima dell’economica selvaggia ad ogni costo esiste il principio che la vita è l’unica ragion d’essere dell’uomo sulla terra. Una radiazione ionizzante che può ricevere qualsiasi essere nei pressi di una centrale nucleare danneggiata del Giappone (in grado di strappare gli elettroni da un atomo neutro trasformandolo in uno ione) è in grado di spezzare i legami che esistono all’interno delle molecole organiche dell’uomo, determinando danni gravissimi.
Questi danni possono andare dalla morte delle cellule che contengono le molecole colpite alla trasformazione di una cellula sana in cellula cancerosa, causando l’insorgere di tumori e leucemie. Nel caso di esposizioni basse, ma prolungate, si possono determinare accumuli di danni che portano a degenerazioni irreversibuili o all’insorgere di patologie come cancro e leucemia, anche dopo decenni. Nel caso del Giappone, secondo fonti giornalistiche, il livello delle radiazioni è attualmente (15 marzo 2011) di 30 millisievert tra i reattori numero due e tre, di 400 millisievert nei pressi dello stesso reattore tre e di 100 vicino al reattore quattro. Una singola dose di 1.000 millisievert, cioè di un sievert che è l’unità di misura della radioattività , può causare malori temporanei quali nausea e vomito, una di 5.000 millisievert è in grado di uccidere entro un mese circa la metà di coloro che l’hanno ricevuta. Ciò detto termino le mie riflessioni dicendo che i tempi economici li definisce l’uomo e se ci si deve fermare un periodo a riflettere se tutto questo ne vale realmente la pena allora che ci si fermi un anno, due, tre o anche 10 a riflettere senza generare paure o catastrofismi economici strumentali solo per accelerare delle decisioni non umane. Non basta comparare due semplici conti economici per dire se una fonte energetica è migliore di un’altra. Questo è il limite ragionieristico dell’uomo che diventa disumano. Si considerino anche i costi indiretti sociali ed il loro impatto su tutte i portatori di interesse della vita (umani, animali, vegetali, attuali e futuri). (ppv)
Non c'è ancora nessun commento.