Un boato, una “scossetta” e le dicerie
L’Aquila - (Nell’immagine il bollettino sismico INGV con la scossa 1,7 di oggi) – Uno spunto di curiosità per il cronista: oggi intorno alle 14,30 c’è stata con epicentro prossimo a L’Aquila ovest una piccola scossa sismica, magnitudine locale 1,7, come abbiamo riferito in cronaca. Pochi se ne sono accorti. Stranamente, il fenomeno è stato riportato dal bollettino sismico INGV, che di solito non annota i terremoti sotto il 2 ml. Con il trascorrere delle ore, circola la notizia – o meglio la voce – di un boato avvertito da parte della popolazione alla stessa ora. Testimonianze discordanti, come sempre. Qualcuno suppone possa trattarsi di bang di aerei supersonici. Ma la spiegazione non convince: sarebbe assurdo consentire il transito di simili aerei su una città il cui centro è fortemente pericolante. Dunque, si propende per il boato connesso con la leggera scossa sismica. Del resto, boati e brontolii vengono avvertiti da molto tempo specie in alcune zone della periferia, di solito in corrispondenza con la faglia sismica Paganica-Onna. Ma le dicerie non hanno confini, e comincia a diffondersi in città il tam-tam delle illazioni e purtroppo anche degli allarmismi.
L’unico fatto, che probabilmente non è connesso, è il black out coincidente temporalmente, durato una ventina di minuti, delle comunicazioni telefoniche da cellulare verso utenti Wind. E si avanzano illazioni, supposizioni, dicerie in sostanza, su possibili perturbazioni elettromagnetiche che possono essere connesse con fenomeni sismici.
L’unica certezza è l’incertezza, perchè nessuno si preoccupa di far circolare spiegazioni. Figuriamoci: una città che in pratica non ha neppure un abbozzo di piano di emergenza per la popolazione, in caso di fuga in massa o di necessità improvvise, potrà mai preoccuparsi delle preoccupazioni della gente? E così tutto resta come è cominciato: tra chiacchiere, vociferare, dicerie, ansie sotterranee e – come sempre – un minimo di inevitabile, incontenibile ansia.
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