Porto canale, persiste l’inerzia suicida
Pescara – Con una sfrontatezza di bronzo che ha pochi precedenti, la burocrazia continua a restare immobile di fronte al gravissimo problema del porto canale sempre più paralizzato dai fondali troppo alti, che vanno dragati con urgenza. E’ una situazione incredibile, di fronte alla quale rimangono inerti tutte le autorità e le istituzioni, dal sindaco alla provincia e alla regione Abruzzo. Non si muove nulla, se non le chiacchiere e gli impegni ai quali non seguono fatti. “Mentre il porto affonda nella melma, la burocrazia ritarda l’avvio di lavori che tutta la comunita’ economica pescarese e regionale aspetta da mesi”. E’ quanto afferma il presidente della Cna di Pescara, Riccardo Colazilli, che giudica inaccettabile e incomprensibile il ritardo con cui le autorita’ incaricate di eseguire il dragaggio per la rimozione di centinaia di migliaia di metri cubi di fanghi che hanno ormai reso inagibile il porto, e reso ormai impossibile l’accesso alle banchine, stanno onorando il proprio impegno. “Non e’ bastato neppure l’episodio clamoroso della petroliera incagliata al largo del porto pescarese nei giorni scorsi per suonare la sveglia” attacca Colazilli, “nonostante tutti gli operatori che attorno all’attivita’ del porto, e con le attivita’ del porto, traggono la propria ragione di reddito e di vita abbiano denunciato a piu’ riprese lo stato completo di paralisi in cui versano le loro attivita’, manifestando anche in modo clamoroso il proprio disagio. Dalla marineria agli altri settori, tutti aspettano l’avvio di interventi urgenti che inaccettabili lunghezze burocratiche invece ritardano. Il tutto, mentre si ha netta la sensazione di una navigazione “a vista” sulle misure da adottare per lo smaltimento dei fanghi”. “Non si comprendono i motivi di questo stillicidio – continua – soprattutto se si considera che l’Agenzia regionale di tutela e controllo ambientale, l’Arta, gia’ dalla fine del mese di ottobre dell’anno passato ha dichiarato di ‘aver fornito ai competenti servizi regionali il supporto tecnico per il rilascio delle necessarie autorizzazioni’. Il tempo dell’attesa – conclude il presidente della Cna pescarese – e’ finito, ora occorre passare all’azione prima che l’economia cittadina subisca un colpo definitivo”.
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