Ex Sercom, tutto meno che l’abbandono

L’Aquila – Valentino Galati, responsabile attività diversamente abili nel Comitato per la ricostruzione, ha scritto al sindaco e al commissario Chiodi: “Il Comitato per la Ricostruzione dell’Aquila, è favorevole al recupero dell’ex Sercom ancora in totale stato di abbandono, risolleviamo, come ha fatto anche il Circolo Progetto L’Aquila Giovani, il problema degli spazi agibili, ma inutilizzati e lasciati in balia delle intemperie.
Io sottoscritto,Valentino Galati, membro del Comitato per la Ricostruzione, ospite in un Map a Cansatessa, mi sento il dovere di scrivere affinché l’area ex-Sercom venga sbloccata al più presto e utilizzata per attività giovanili, sociali, ricreative, funzionali per la terza eta’ e per il Terzo Settore. Altra cosa importante che vorrei segnalare all’attenzione dell’Amministrazione Comunale e’ la creazione di una opportunità strategica alle attività dei Commercianti ed Ambulanti di piazza Duomo con la realizzazione a Piazza d’Armi di un grande outlet simile a quello di Valmontone che a fianco del mercato ambulante possa contribuire alla rinascita economica della città fortemente legata al turismo ed al commercio.
Chiediamo che i problemi vengono affrontati e risolti con decisione ed impegno e ringrazio soprattutto l’eccellente fermento giornalistico Aquilano, che, continuamente ricorda, suggerisce e confronta idee per una classe politica che non riesce a gestire lodevolmente il Post-sisma e nemmeno accettare critiche costruttive tipo quella della Fondazione 6 Aprile sul piano della Protezione Civile. Io, da cittadino diversamente abile, aspetto ancor di più risposte sulla rinascita dell’Aquila, sull’ex Sercom e sul nuovo mercato di Piazza D’Armi; Quando c’era la Protezione Civile avevamo tutto, adesso stiamo perdendo anche le poche cose che avevano resistito al terremoto e su cui poggiavano i nostri progetti e le nostre speranza di tempi migliori per noi, per le nostre famiglie per la nostra Citta’ !”.
(Ndr) – La ex Sercom, da anni, è in totale abbandono ed è inconcepibile che una struttura di tale valore e costo lo sia. Sull’argomento il Comune ha sempre mantenuto il silenzio, la cosa che meglio sa fare in quasi tutte le cose, specie le più importanti. E’ auspicabile che stavolta, di fronte all’appello di un comitato di cittadini, dica qualcosa: ammesso che abbia da dire qualcosa.