Intitolazioni e polemiche
Chieti – Il Presidente del Consiglio Comunale, Marcello Michetti, a proposito delle intitolazioni, ha emesso la seguente nota: «Il consigliere del PD Marzoli ha recentemente polemizzato sulla presunta ritardata intitolazione del Piazzale Falcone-Borsellino.
Il Marzoli, lamentando una sorta di boicottaggio da parte dell’attuale amministrazione municipale verso qualunque proposta proveniente dalla sua parte politica, ivi compresa l’intitolazione del piazzale Falcone-Borsellino votata all’unanimità dal consiglio comunale, finge di non rammentare, o disconosce, talune verità.
Orbene, quando Marzoli propose l’intitolazione di una strada del Villaggio Mediterraneo alla figura del giudice Falcone,fu proprio questa presidenza a convincere non solo lui, per la minoranza, ma anche il consigliere Vitale, per la maggioranza, affinché venisse cointestato il piazzale del terminal bus ai due eroici magistrati caduti “per mano della mafia nel 1992”.
E il consiglio comunale così deliberò,all’unanimità,dimostrando la propria sensibilità verso due grandi uomini divenuti simboli della legalità e della lotta alle mafie per l’intero popolo italiano. Tentare di attribuire la difesa dei valori sottesi al sacrificio dei due eroici magistrati a una sola parte politica, è una falsità evidente: l’intera comunità cittadina, il consiglio comunale e tutte le forze politiche saranno sommamente onorati di poter formalizzare e inaugurare quanto prima Piazzale Falcone-Borsellino.
Egualmente falso è il voler attribuire alla formalizzazione dell’intitolazione del Belvedere Ramelli, presso la villa comunale di Chieti, una sorta di corsia preferenziale nei confronti del Piazzale Falcone-Borsellino.
Alla famiglia di quel ragazzo di vent’anni, morto nel 1975 per “mano di chiavi inglesi”, non fu permesso neanche il funerale,altro che corsia preferenziale. Proprio io, nel luglio 2001, proposi al consiglio comunale l’intitolazione a Sergio Ramelli del belvedere posto all’interno della villa comunale; nell’occasione ci fu l’assenso della stragrande maggioranza dei consiglieri, con la sola astensione di quatto esponenti dell’allora opposizione che dimostrarono,comunque, anche loro, grande sensibilità nei confronti dell’iniziativa. Falcone, Borsellino, Ramelli, insieme agli innumerevoli martiri di “ogni guerra”, caduti per un’idea, forgiano una memoria condivisa, non devono scalare classifiche o vincere concorsi di bellezza, ma essere rispettati, a prescindere dagli schieramenti politici: nella verità. Il consigliere Marzoli si uniformi a questo spirito..»
Non c'è ancora nessun commento.