Importanza del ruolo delle regioni centrali


Teramo – Oltre 400 persone hanno partecipato ieri pomeriggio nell’Auditorium Parco della Scienza al dibattito “Nel cuore dell’Italia. Integrazione, sviluppo e geopolitica delle regioni di mezzo”. Tema centrale, sul quale si sono trovati d’accordo tutti i partecipanti, è stato l’importanza e il ruolo che le regioni del centro Italia dovranno avere nei prossimi anni sia nel nostro Paese che in Europa. Punto di partenza del dibattito è stata l’affermazione del sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, «A 150 anni dall’unità d’Italia non esistano solamente una questione meridionale e una questione settentrionale, ma anche una questione centrale». L’incontro, aperto dai saluti istituzionali del sindaco di Teramo, Maurizio
Brucchi, e del presidente della Provincia di Teramo, Valter Catarra, ha visto la partecipazione di quasi tutta la classe dirigente abruzzese del Popolo della Libertà, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, l’assessore regionale ai Trasporti, Giandonato Morra, il senatore e coordinatore del Pdl abruzzese Filippo Piccone, il senatore Paolo Tancredi. Accanto a loro Gianni Alemanno, sindaco di Roma e presidente della Fondazione Nuova Italia, e il deputato e segretario nazionale dei Circoli Nuova Italia, Francesco Biava. L’incontro ha infatti dato anche l’occasione per celebrare il battesimo abruzzese della Fondazione presieduta da Alemanno e dei suoi Circoli. L’assessore Giandonato Morra ha parlato dell’importanza delle infrastrutture in questo processo di integrazione interregionale, focalizzando l’attenzione sui progetti del proprio assessorato «Contatti con la Regione Lazio hanno portato già all’inserimento in un documento programmatico delle regioni del centro Italia della velocizzazione della linea ferroviaria Pescara-Roma; partirà a breve la sperimentazione su gomma attuata con l’Arpa che prevede l’arrivo degli utenti in autobus a Lunghezza e il proseguimento via ferro per Roma sempre con lo stesso titolo di viaggio». Gianni Alemanno, a cui è stata riconosciuta la leadership di questa macro-area Abruzzo-Lazio, ha raccolto la sfida delle terre di mezzo, «L’Italia centrale costituisce non solo fisicamente il baricentro della vita della Penisola. È attraverso la conoscenza e l’ottimizzazione delle risorse delle diverse macro-aree che compongono il Paese e la creazione di una macchina amministrativa, tanto efficiente da saperle organizzare in un sistema integrato, che saremo in grado di affrontare le sfide importanti del futuro». A moderare l’incontro è stato Salvatore Santangelo, direttore del Centro Studi della Fondazione Nuova Italia e regista di tutta l’iniziativa, evento non isolato, ma importante tappa di un ampio progetto strategico da realizzarsi all’epoca del federalismo e dell’Unità d’Italia. «I festeggiamenti per l’Unità d’Italia -ha affermato- saranno un appuntamento rilevante per riscoprire l’identità nazionale e portare nuova linfa al nostro essere popolo italiano». Santangelo ha poi accennato all’importanza che l’integrazione tra regioni potrà avere anche a livello internazionale «Le regioni di mezzo assumono una funzione di cerniera tra l’Europa e il Mediterraneo in una fase come questa, in cui la globalizzazione riporta drammaticamente il Mediterraneo al centro».


12 Marzo 2011

Categoria : Cronaca
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