Cialente: “Cose turche, il Comune non è la sentina di tutto ciò che non va”


L’Aquila – IL SINDACO CHIAMA ALLA MOBILITAZIONE – A proposito della situazione dei precari della ASL, a Mardin Nazad oggi il sindaco Massimo Cialente ha detto: “Qui si parla di un problema gravissimo, la chiusura di un Ospedale e adesso arriva l’ultimatum delle 24 ore da Lombardi! Ma che gioco è? Chiedo io loro 24 ore!! Credo che il ruolo del Comune dell’Aquila sia quello di “foglia di fico”. Fin da quando c’era ancora la Protezione Civile, tutto quello che non andava bene era colpa del Comune. Noi abbiamo moltissime colpe però stando alle leggi della statistica su 100 cose almeno qualcuna positiva c’e sempre. Io credo che in questo momento il Comune funzioni da alibi per molte e più gravi inefficienze, allora a questo punto se qualcuno deve ribaltare il tavolo l’unico che può farlo sono io. Da parte della Regione l’attenzione sulla città è nulla, mi chiudono l’ospedale, ho una maggioranza che anziché darmi una mano sparisce, la sinistra dell’Aquila non solo mi insulta ma firma pure con la destra di Storace… a questo punto io comincio a pensare che qualcosa si deve rompere e spero che gli aquilani si arrabbino perché stanno succedendo cose turche! Se chiude l’ospedale è gravissimo! perché non sono stato avvertito? Io non posso portare pure i conti della Asl! “.
“Noi ci preoccupiamo innanzitutto in qualità di aquilani e poi anche per le responsabilità politiche che abbiamo; la situazione è questa: la manovra finanziaria prevede che tutti i precari, di tutte le pubbliche amministrazioni, subiscano una decurtazione del 50% rispetto alla spesa storica del 2009. Questa, è una cosa che va a colpire tutta l’Italia, ma di tutte le difficoltá che dovrà incontrare l’Asl dell’Aquila, nè io nè De Matteis, ne eravamo al corrente fino a venerdì scorso, quando il Direttore generale ci ha fatto sapere che, poiché nel 2009 la spesa dell’Asl dell’Aquila era crollata completamente, dal 1 di aprile di quest’ anno, saremo costretti a chiudere numerosissimi reparti ospedalieri. La situazione è stata resa ancora più drammatica dal fatto che, sempre venerdì, nella riunione con il capo dipartimento , è stato chiesto di andare ad una drastica “dieta dimagrante” che di fatto porterà il blocco dell’ospedale San Salvatore. La cosa allucinante è che il nostro ospedale, faticosamente, sta cercando di guadagnare un minimo di quota. Ora, ci sono due ipotesi che chiarirebbero questo mancato allarme, una legata a penagine pura, cioè che non se ne siano accorti nè a livello regionale nè a livello di amministrazione Asl; ma è una cosa che non posso credere perché ritengo che ci siano persone con un minimo di intelligenza. Come seconda ipotesi, ritengo che ci sia dietro una volontà politica di indebolire il nostro ospedale in una strana operazione di sciacallaggio, che richiamerebbe quella della notte del 5 di maggio 2009 quando, su suggerimento della Regione, si tentò, con un ordinanza che fu ritirata il giorno dopo, di portare fuori città tutti gli uffici pubblici e dipendenti. Ci stiamo muovendo, io sono in contatto con il Presidente della Repubblica. La cosa che mi è stata rimproverata da Roma, e per la quale ho fatto anche una brutta figura, è stata che questa situazione si sarebbe potuta inserire nel 1000 proroghe, facendo una norma che dice che per l’Asl dell’Aquila, il punto di riferimento non è il 2009 bensì il 2010, ed era sicuro che sarebbe passata perché il pacchetto Abruzzo è passato tutto!
Noi dobbiamo auspicare che ci sia un’organizzazione della rete ospedaliera pubblica e privata perché abbiamo diritto ad una sanità efficace ed efficiente; però vogliamo conoscerne i criteri. Chiediamo solo che vengano rispettati. Non è ammissibile fare pasticci come quelli avvenuti 40 anni fa. Faccio un appello agli aquilani a vigilare e a mobilitarsi, basta tagliare l’erba alle scalette di S.Bernardino, che comunque è un’azione molto bella, ma c’è da trovarsi forse in altri punti. Se non si risolve questa situazione dell’ospedale magari cominciamo a vederci fuori, davanti a questa struttura. Devo anche dire a Chiodi che forse ha ragione quando dice che mantenere in piedi il cosiglio comunale è una sorta di accanimento terapeutico, ma io credo che alla luce di questa situazione, ci siano accanimenti terapeutici ancora più gravi e spero che prima di staccare l’ossigeno ad altre realtà ci si renda conto di chi abbia veramente le responsabilità più gravi in questa città.”
“Se entro questo pomeriggio non ci giungono notizie, invitiamo la cittadinanza di unirsi a noi per dar vita ad una mobilitazione.
Io comincio a pensare che in queta città debbano venire il mago Oudini o il mago Silvan per trovare delle soluzioni” ha concluso il sindaco.


10 Marzo 2011

Categoria : Cronaca
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