Sanità , sindaci pronti a dimissioni – L’Aquila, attacco al commissario Chiodi
Avezzano – “Andremo a L’Aquila dal Prefetto per riconsegnare il mandato perche’ questa situazione e’ insostenibile”. Lo ha detto questa mattina in Comune il sindaco di Avezzano Antonio Floris (foto) parlando anche a nome di numerosi primi cittadini della Marsica nel corso della manifestazione di medici e dipendenti Asl in protesta contro l’imminente blackout che portera’ alla chiusura del 60% per cento dei reparti, forse anche piu’. Centinaia di “camici bianchi” e lavoratori dell’ospedale di Avezzano hanno manifestato con striscioni e manifesti in Piazza della Repubblica. Poi una parte e’ salita nella sala consiliare dove c’erano i sindaci ed esponenti politici ad attenderli. “Quello delle dimissioni”, ha affermato Floris, “credo che a questo punto sia l’unico modo per far sentire le nostre ragioni, le ragioni di una terra che si chiama Marsica. Sono pronto a firmarle adesso le mie dimissioni”, ha aggiunto, “perche’ di questa poltrona non me ne frega niente, ma la situazione della Sanita’ nella Marsica deve essere risolta immediatamente una volta per tutte”. Il vicepresidente della regione, Giovanni D’Amico, presente alla manifestazione, ha parlato di “una deroga transitoria che tiene in proroga i contratti precari fino all’espletamento delle procedure definitive di reperimento delle funzioni organiche per la funzionalita’ del servizio sanitario. Si puo’ comunque andare alla protesta”, ha aggiunto, “ma il 22 marzo il consiglio regionale deve approvare una legge che proroga e stabilizza i contratti dei precari e portarla al tavolo con il Governo. La Corte Costituzionale a dicembre ha detto che le prerogativa dei consigli regionali non sono esautorabili dai commissari, subordinati ai presidenti della Regione. Tutto cio’ e’ possibile se la maggioranza e’ d’accordo”.
Il leader del PdL abruzzese Piccone e il coordinatore provinciale Verrecchia incontreranno i sindaci marsicani per studiare una strategia di difesa della sanità negli ospedali del comprensorio.
A L’Aquila, questa mattina, il sindaco dimissionario Cialente e il vice presidente del consiglio regionale De Matteis hanno attaccato la politica sanitaria del commissario Chiodi, affermando che nessuno il problema dei precari deve intenderlo come azione campanilistica di difesa di questo o quell’ospedale. E’ la difesa della sanità nella ASL L’Aquila-Avezzano-Sulmona che deve prevalere, hanno detto. Cialente ha suggerito un decreto “a perdere” per i 329 precari, un escamotage per salvarli subito e stabilizzarli in un momento successivo.
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