329 tagli di precari ASL, non si sevizia così un ospedale
L’Aquila – LOLLI: MINISTRO, LO SAI CHE GUAI STAI PROVOCANDO? – Il deputato aquilano Giovanni Lolli, in una interrogazione al Ministro della salute, ha elencato accuratamente tutti i disastri ai quali andrebbe incontro l’ospedale dell’Aquila, se avvenissero i tagli dei precari a danno della ASL, in tutto 329. Sarebbe un crollo peggiore di quelli che hanno colpito il San Salvatore il 6 aprile 2009, dal quale il nosocomio non potrebbe risollevarsi, neppure con l’abnegazione e il sacrificio di tanti medici e altri professionisti che hanno lavorato (non tutti, molti però sì) per migliorarlo.
“Con la mancata riconferma dei precari medici – scrive Lolli – presenti nel presidio ospedaliero San Salvatore dell’Aquila si verificherebbero le seguenti condizioni:
Impossibilità per la Cardiologia ed Utic di proseguire con l’attività di elettrofisiologia (PMK-Defibrillatori-Ablazioni) ed inoltre il reparto per riaprire tutti i 20 letti previsti necessita di ulteriori tre infermieri professionali. Venendo a mancare il lavoratore socialmente utile addetto alla segreteria del servizio che effettua circa 40000 prestazioni per anno si avrebbe un allungamento delle liste di attesa.
Per la pneumologia senza la riconferma dei due dirigenti medici non sarebbe più possibile svolgere l’attività di UTIR con notevole disagio per la rianimazione.
Per l’oncologia in assenza dei sei infermieri professionali precari verrebbe meno l’attività dei 10 posti letto in ricovero ordinario,quella dei 6 posti letto della Medicina Universitaria 2,i due posti letto di ricovero ordinario della Gastroenterologia. Inoltre la mancata riconferma del dirigente medico precario dell’Oncologia comporterebbe una contrazione dell’attività di D.H con conseguente allungamento delle liste d’attesa.
Per la Neurologia la mancata riconferma dei due Medici precari comporterebbe l’impossibilità di effettuare i turni di servizio e quindi l’abolizione dei posti letto di ricovero ordinari. Inoltre tale settore dovrebbe essere ricollocato nei propri locali appena risistemati e pertanto necessita di ulteriori 8 unità infermieristiche, infine, la mancanza di due dirigenti medici comporterebbe la chiusura del centro di riferimento e di prescrizione per la sclerosi multipla.
Per la neuro fisiopatologia il manacato rinnovo del contratto al tecnico comporterebbe una contrazione del 30% dell’attivitÃ
Per l’endocrinologia il mancato rinnovo del contratto al dirigente medico comporterebbe la chiusura del reparto poiché non sarebbe possibile proseguire con le attività e verrebbe meno il centro di riferimento per la prescrizione del GH..
Tali chiusure comporterebbero anche l’annullamento ben quattro scuole di specializzazione.
Molte delle affermazioni suddette si sarebbero potute evitare se la razionalizzazione delle diverse U.O.C. fosse stata effettuata con un piano di rientro commissariale condiviso e soprattutto operativo e certo.
Per quanto riguarda il dipartimento di chirurgia ad Endoscopia Digestiva si prevede la sospensione del Dirigente Medico I livello in scadenza nel 2012, conseguentemente non si garantiscono le urgenze e si riducono le attività ordinaria al 30 % . A Chirurgia Senologica è prevista la sospensione del Dirigente Medico di I Livello e si prevede una riduzione dell’attività ambulatoriale al 50 %, una riduzione attività ambulatoriale sul territorio del 100% oltre che una mancata attivazione della IORT unica in Abruzzo 1
Alla ORL è prevista una sospensione del Dirigente Medico in sostituzione di medico in aspettativa che comporta la sospensione della reperibilità e del 50 % dell’attività normale.
Ad Oculistica è prevista la sospensione di 1 precario ortottista che comporta la riduzione del 50 % delle attività ambulatoriali di oftalmologia pediatrica e del 50 % della diagnostica normale. Inoltre la dotazione organica del personale infermieristico e o.s.s. che copre l’attività di queste ultime U.O. Complesse è sottodimensionato.
A Chirurgia Vascolare è prevista una sospensione di un precario Dirigente Medico I livello che comporta riduzione del 50 % attività di ecocolordoppler con conseguente aumento della lista d’attesa. Viene inoltre sospensione attività di urgenza per mancanza della doppia reperibilità ( solo 3 Dirigenti Medici idonei)
Ad Urologia è prevista la sospensione del precario Dirigente Medico di I Livello che comporta riduzione del 30 % attività ambulatoriale oltre che la sospensione dell’attività chirurgica complessa che conta la presenza di 3 Dirigenti Medici. A neurochirurgia è prevista la sospensione dei precari cinque Dirigenti medici I livello e 7 infermiere e o.s.s. che comporta la possibilità di poter effettuare soltanto un presidio di P.S. per le cure primarie non chirurgiche presso il P.O. di L’Aquila. A chirurgia trapianti è prevista la sospensione di 2 precari Dirigenti Medici I livello che comporta la cessazione della reperibilità prelievi in Abruzzo – Molise, oltre che la cessazione esecuzione trapianti, cessazione reperibilità di reparto, cessazione sala operatoria in elezione e in emergenza, riduzione del 50 % attività ambulatoriale per follow up e inserimento in lista d’attesa. Alla banca degli occhi è prevista la sospensione di due precari, che rappresentano l’unico organico e che quindi comporta la cessazione totale dell’attività .
A chirurgia universitaria è prevista la cessazione del precario Dirigente Medico I livello (in mobilità ) che comporta l’impossibilità di garantire turni di guardia 1
A chirurgia ospedaliera è prevista la cessazione del precario Dirigente Medico I livello (in mobilità ) con conseguente riduzione attività ambulatoriale del 50 %, riduzione attività sala operatoria in elezione del 50 % e l’impossibilità di garantire l’urgenza”.
Risulta chiaro – fa notare Lolli – quanto la già difficilissima situazione determinata dal sisma del 6 aprile 2009 diventerebbe insostenibile per cittadini e per il personale dell’Ospedale
Lolli chiede che “come il Ministro intenda intervenire per evitare che il Presidio medico San Salvatore dell’Aquila viva questa ulteriore tragedia non riuscendo più di fatto a garantire moltissime servizi indispensabili per la cittadinanza”.
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