“Cialente non sarà lasciato solo”
L’Aquila – I tg nazionali mettono tra i titoli di testa le dimissioni di Cialente, a cominciare dal TG3 delle 14,30, ed emerge una motivazione: i ritardi nella ricostruzione della città , l’impossibilità di agire presto e dcon efficacia. Un sindaco che si arrende alla burocrazia e alla politica. Ma anche un primo cittadino non certo sostenuto dalla sua maggioranza di centrosinistra. Forte e chiara la solidarietà di Stefania Pezzopane. “Comprendo le motivazioni che hanno spinto il Sindaco a rassegnare le dimissioni, formalizzate questa mattina. A lui va tutta la mia stima e la mia solidarieta’ “. lo afferma in una nota l’assessore comunale Stefania Pezzopane. “Massimo – aggiunge – , sappia, tuttavia, che tutta la giunta e’ comunque a lavoro e che non intendiamo lasciare soli ne’ lui, ne’ la nostra citta’. D’altronde gia’ da ieri 20 consiglieri di maggioranza, con un documento forte e condiviso, hanno voluto testimoniare al Sindaco il loro sostegno. Ci sono 20 giorni di tempo prima che le dimissioni diventino efficaci. Credo che in questo lasso di tempo, la politica, soprattutto a livello nazionale, debba fare la sua parte. I partiti nazionali – aggiunge Pezzopane – sono chiamati ad un impegno straordinario, ponendo un’attenzione particolare sulla nostra citta’. L’Aquila e’ stata ed e’ un caso nazionale e come tale va considerato. Sono diverse le cause che hanno influito sulle decisioni del Sindaco. Quella prioritaria e’ legata al bilancio. Per poter chiudere il bilancio dell’Ente entro il 31 marzo, il Governo si era impegnato a trasferire 32 milioni di euro, per sopperire ai mancati introiti delle tasse. Nei giorni precedenti il Sindaco aveva lanciato piu’ volte l’allarme, sollecitando il Governo a mantenere gli impegni presi, senza ricevere alcuna risposta. Non si puo’ amministrare un Comune terremotato, in dodicesimi. Ogni attivita’ sarebbe paralizzata. Sembra quasi – conlude Pezzopane – che, a livello centrale, ci sia la netta volonta’ politica di far arrivare un altro Commissario a L’Aquila. Un’ipotesi, questa, agognata dai soliti sciacalli che cominciano a volteggiare sul Comune, subordinando gli interessi collettivi alle logiche partigiane. D’altronde esponenti nazionali del centrodestra, nelle corse settimane, hanno espresso chiaramente la volonta’ di tornare alle urne per ‘riprendersi’ la citta’ e caldeggiano l’ipotesi di un commissariamento”.
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