UIL su lavoratori consorzi industriali
Avezzano – Scrive il Coordinamento Regionale RR.SS.AA. UIL FPL Consorzi per lo Sviluppo Industriale d’Abruzzo: “Con riferimento al disegno di legge regionale approvato con delibera della Giunta regionale, ad Avezzano, si è tenuta l’assemblea regionale dei lavoratori, iscritti alla UIL, dei Consorzi per lo Sviluppo Industriale, alla quale hanno partecipato il segretario regionale Roberto Campo, dirigenti UIL e rappresentanti UIL-FPL.
Oltre a rinnovare la solidarietà e la vicinanza ai lavoratori del Consorzio di Avezzano, che ingiustamente non stanno più percependo il loro stipendio, per cause non certo attribuibili ai dipendenti stessi, si è ribadito che detto disegno di legge, invece di prevedere una necessaria riforma, un’opportuna innovazione ed un doveroso riordino del sistema esistente, rischia di far regredire la società abruzzese a livelli simili a quelli dei critici anni ‘50/’60, in quanto prospetta un ritorno al passato e un salto nel buio, proprio in questo critico periodo per l’economia, i cittadini e le imprese.
Il disegno prospetta, incomprensibilmente, il passaggio dal consolidato sistema territoriale-sovracomunale dei Consorzi e delle Aree vaste (costituite dai territori di diversi Comuni, nelle quali sono localizzati, nei posti più opportuni e favorevoli, gli agglomerati industriali, dove concentrare gli stabilimenti produttivi e le relative infrastrutture, evitando così la frammentazione degli insediamenti e la dispersione delle risorse) al desueto sistema comunale-locale (con rischi di campanilismi, proliferazione indiscriminata di zone produttive comunali, gestione dei servizi scadente e non economica, ingovernabilità complessiva), anche tramite le associazioni dei Comuni.
Purtroppo, le associazioni dei Comuni dei Patti Territoriali e gli sportelli SUAP, costituite in Abruzzo negli anni ’90, sono state sostanzialmente fallimentari perché, invece di semplificare le procedure, le hanno complicate. Alla preesistente competenza di Comune e Consorzio hanno aggiunto la loro stessa ulteriore competenza, con aumento dei tempi e dei costi, nonché dei rischi di sovrapposizioni e conflitti di competenze. Perciò, sarebbe opportuno trasferire queste funzioni di Patti Territoriali e SUAP ai Consorzi, che sono già associazioni di Comuni, Provincia, C.C.I.A.A., Organizzazioni di Imprese e Banche, rendendo così una riforma dei Consorzi efficace ed economica, al contrario della proposta di “riordino” approvata dalla Giunta regionale, che appare palesemente complicata ed oggettivamente dannosa.
Occorrerebbe, infatti, una riforma che renda la funzione dei Consorzi più moderna, innovativa ed efficace, rinnovandone ed ampliandone le competenze in materia di governo del territorio e sviluppo economico-sociale, revocando il commissariamento regionale, ormai in vigore da anni – a parte un breve ripristino degli organi, affidato ancora una volta alla politica e non al management più competente – e garantendo la rappresentanza di Enti ed Organismi aderenti ai Consorzi. Infine, non si può fare a meno di rimarcare che, lo scorso ottobre, la UIL ha fornito il proprio testo – radicalmente emendato – del DDLR in oggetto, così come concordato con l’Assessore regionale allo Sviluppo Economico, che, incomprensibilmente, lo ha completamente ignorato.
E’ inopportuno ed imprudente, in una fase in cui il Governo nazionale pensa ad un rilancio del Sud Italia, proporre di privarsi dello strumento dei Consorzi, istituiti proprio per l’intervento straordinario dello Stato nel Mezzogiorno e considerati oggi strumento moderno ed efficace.
Lo smantellamento dei Consorzi, previsto nel DDLR in oggetto, potrebbe spingere la Società abruzzese verso una buia fase di regressione, verso una forte crisi per i servizi primari alle imprese ed alla collettività, nonché verso un pesante aggravio dei costi per il sistema Pubblico, i Comuni, i cittadini e le imprese.
In conclusione, si ritiene che l’ammodernamento dei Consorzi rappresenti un’esigenza strategica ed irrinunciabile per la nostra Regione e che, invece, un’eventuale sventurato smantellamento di essi, costituisca un grave danno per la collettività abruzzese ed un possibile beneficio solo per alcuni profittatori e speculatori”.
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