Cialente annuncia le dimissioni e chiede voto subito – Chi sarebbe candidato?
L’Aquila – COSA POTREBBE ACCADERE SE IL SINDACO SI DIMETTESSE DAVVERO – RESA DEI CONTI NEI PARTITI DI MAGGIORANZA – CHI STA SILURANDO LA CITTA’? – Stanco, più che stanco stufo ed esasperato, il sindaco Massimo Cialente avrebbe manifestato l’intenzione di dimettersi questa mattina in consiglio comunale, di fronte all’ennesima inqualificabile assenza della maggioranza su provvedimenti riguardanti le aziende controllate dal Comune. Mancanza del numero legale in aula, quindi chiaramente assenti anche esponenti della maggioranza. Chi è vicino al sindaco parla di sfogo e di rabbia, ma è in corso una riunione politica dalla quale potrebbero arrivare conferme ad una decisione che, comunque, era nell’aria. Vi partecipano lo stesso Cialente, l’on. Lolli, Stefania Pezzopane e forse altri esponenti politici di spicco. Il sindaco appare, riferisce chi lo ha incontrato, davvero esasperato dall’andazzo politico in aula oggi, come nelle sedute precedenti. In altre occasioni ha parlato di dimissioni, ma questa volta pare deciso a non limitarsi alle parole.
Le dimissioni – proviamo a ipotizzare – debbono prima di tutto essere rassegnate per iscritto e non a voce. Se lo fossero oggi, vi sarebbero altri venti giorni prima di diventare esecutive. Quindi non resterebbero più i tempi necessari per indire i comizi elettorali entro la data fissata per le amministrative di primavera.
Appare – almeno a chi conosce le vicende del palazzo – poco probabile l’appello al Ministro Maroni, di cui si è riferito in tarda mattinata, perchè si voti subito a L’Aquila. Forse solo un’intenzione manifestata. Al momento (ore 15,50) il clima nel palazzo comunale è profondamente teso e vi sono forti lacerazioni politiche. Altri invece confermano che il sindaco intende parlare con Maroni e chiedergli elezioni immediate, anche in considerazione dell’emergenza in cui vive il territorio aquilano.
Ora emergono anche nodi squisitamente politici: i partiti di maggioranza (primo di tutti il PD) dovranno spiegare perchè hanno fatto mancare l’appoggio al loro sindaco, in un momento tanto difficile. Non è mai accaduto, ma forse stavolta qualche testa dovrà anche cadere, perchè chi non ha fiducia nel sindaco deve esprimere tale dissenso in modo diverso e a viso aperto, non silurando ogni seduta importante del consiglio comunale. Politica vergognosa, si è detto tante volte: mai fino a questo punto, visto il momento in cui la città si dibatte per tentare di sopravvivere.
I QUATTRO POSSIBILI CANDIDATI – Se il sindaco si dimetterà (e al momento sembra deciso a farlo, ore 16,30) chi potrebbero essere i possibili candidati? Due di sinistra, due di destra, usando logica e un minimo di ragionamento politico.
La sinistra ha penuria di figure carismatiche e si dibatte in una caotica confusione di idee e intenti. Potrebbe salvarsi sfoderando due nomi: Stefania Pezzopane a Giovanni Lolli. La prima di solida esperienza e di provate capacità . Il secondo come figura di spicco nel PD e nella vita aquilana, anche durante gli ultimi due difficilissimi anni.
La destra potrebbe contare su due personaggi di rilievo. Enzo Lombardi e Giorgio De Matteis. Il primo sicuramente protagonista (in passato e tutti lo sanno) e nel periodo recente in Comune. Il secondo come personaggio deciso e ben conosciuto, ma in posizione critica anche nel centrodestra regionale.
C’è infine un’altra ipotesi non peregrina: una ricandidatura di Cialente stesso.
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