Tagli ASL, ospedale Avezzano al collasso


Avezzano – I tagli di ben 329 lavoratori della sanità nell’ambito della ASL L’Aquila-Avezzano-Sulmona minacciano concretamente di portare al collasso diverse strutture. Quella più a rischio sembra l’ospedale di Avezzano, in cui reparti e servizi spariranno e il numero degli interventi scenderà drasticamente ad un livello assolutamen te insufficiente per le esigenze del territorio marsicano. Oggi c’è stata lun’assemblea, mentre il coordinatore del PdL Verrecchia ha convocato per i prossimi giorni – come riferiamo altrove – un vertice politico con il leader del partito Piccone, il presidente Del Corvo, il sindaco di Avezzano Floris e altri esponenti politici. Si corre ai ripari e la situazione appare incombente in tutta la sua gravità. Ci sarà il blocco della gestione ordinaria, crisi di reperibilità: l’ospedale più importante del territorio in sostanza non potrà più funzionare come è necessario. Dalle tante iniziative, e dalle opinioni dei dirigenti dei servizi e dei medici, emerge un’indicazione che pare condivisa da tutti: prorogare i contratti ai precari che sono in scadenza (329, appunto, nell’intera ASL) e predisporre con il tempo necessario i concorsi per la stabilizzazioni. La sanità abruzzese ha bisogno di un minimo di personale e strutture non per migliorare, come sostiene il presidente Chiodi guardando forse troppo lontano, ma semplicemente per continuare a funzionare così com’è. Un taglio pesante di 329 unità significherebbe la devastazione della sanità, e un colpo durissimo all’occupazione qualificata. Impossibile da accettare.


07 Marzo 2011

Categoria : Cronaca
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