Porto canale, c’è tutto, persino i soldi, ma il dragaggio non si vede

Pescara – E NESSUNO SAPRA’ MAI PER COLPA DI CHI NON SI INTERVIENE DA ANNI – Passano le settimane e i mesi, e il porto canale va verso la totale paralisi, con danni economici enormi: una vera spallata alle categorie produttive dell’area pescarese. C’è un coro di voci, di sdegni, di promesse, di istituzioni e autorità che si pongono domande tipo “perchè non si draga?”. E’ uno scambio di domande, ognuno se la sente porre e la pone a sua volta. C’è una sequenza di riunioni, vertici e tavoli (come si dice oggi), e si apprende persino che ci sono i soldi per dragare i fondali. Incredibile: c’è tutto, meno il dragaggio, che dovrebbe essere periodico e puntuale, ma da anni non avviene. Ecco, c’è anche questo: nessuno si muove velocemente ed efficacemente. Nei giorni scorsi qualcuno ha voluto scherzare, portando via poche migliaia di metri cubi di materiale e spendendo – naturalmente – anche parecchi soldi, ma non serve a nulla. Occorrono interventi ben più corposi. E allora questa mattina nuovo vertice, convocato dal prefetto, in Camera di commercio. Risultato, un nuovo appello perchè si cominci subito. Ognuno dice , intanto, di aver fatto presto e bene ciò che doveva fare. Chi si deve smuovere per cominciare davvero? Pare si tratti del Provveditorato regionale alle opere mattime. Pare occorra accelerare le pratiche, gli itinera burocratici, insomma velocizzare delle scartoffie: la cosa più difficile in questa Italia incartata, addormentata. Ultimo argomento: scoprire per colpa di chi e a causa di quale ramo malefico della burocrazia il dragaggio non sia stato effettuato per anni interi. Ma su questo siamo nel romanzo stile Sciascia: la verità non la saprà mai nessuno. Si corre ai rimedi, ma chi ha causato i mali resterà sempre e comunque ignoto.