“Sanità, 4 righe e tante bugie”
Sulmona – (di Franco Giansante, PSI abruzzese) – Tanti sono i mega manifesti che in questi ultimi giorni hanno invaso le nostre città in cui campeggiano su quattro righe una montagne di bugie. “Chiodi fissi: risanare la sanità. E’ stato avviato il riordino del Sistema Sanitario.”
La linea di condotta del Pluricommissario Chiodi non cambia e continua l’esercizio della mera ed ingannevole propaganda sullo stato della Sanità nella nostra Regione.
I socialisti abruzzesi continuano a porsi una domanda: Fino a quando noi Abruzzesi saremo costretti ad assistere all’abbattimento del Sistema Sanitario Regionale in nome dei conti ed al continuo abbassamento del diritto costituzionale alla salute.
I socialisti continuano a porre al Pluricommissario Chiodi alcune domande, anche nella consapevolezza che il destinatario delle domande non risponde ormai a nessuno e non fornisce spiegazioni.
Le domande che i socialisti abruzzesi pongono riguardano l’intero assetto del sistema sanitario ed in particolare chiedono:
1. Cosa intende fare in merito del piano di integrazione dei precari riguardante la ASL di L’Aquila- Avezzano – Sulmona , da lui stesso presentato in qualità di Commissario ad acta e bocciato del Governo? Che fine vuole che facciano oltre 350 lavoratori precari della sanità di questa e della altre ASL?
Ci dirà anche di fronte a 350 persone che perderanno il posto di lavoro alla fine del mese di marzo, che il suo unico “chiodo fisso” è quello di far quadrare i conti, e non si cura di quanto accade e del continuo ed inarrestabile degrado del nostro sistema sanitario e dell’abbattimento del diritto al lavoro ed alle cure?
Il PSI abruzzese chiede al Commissario Chiodi di ripresentare un piano che garantisca l’occupazione ed il diritto al lavoro ed in attesa che ciò venga questa volta approvato da quel Governo di cui Lui è sostenitore e da cui si sente completamente rappresentato, emani un provvedimento di proroga che sia in grado di mantenere al lavoro tutti gli attuali precari e che garantisca nel contempo la continuità assistenziale che diversamente verrebbe meno.
2. Cosa intende fare il Commissario Chiodi in merito all’accreditamento definitivo degli ospedali ed ambulatori privati, visto che i termini di scadenza erano fissati al 1 gennaio 2011 , quindi abbondantemente scaduti e non prorogati dal cosiddetto decreto mille proroghe ultimamente approvato dal Parlamento?
Non fa parte forse delle attività del suo mandato, quello di rispettare le scadenze dettate dalla legge? E, soprattutto non fa parte del suo mandato,il compito di garantire un sistema sanitario efficiente ed efficace in grado di offrire servizi e prestazioni in linea con i requisiti minimi previsti dalla legge?
3. Cosa intende fare il Commissario Chiodi, oltre all’ingannevole propaganda, in merito a al funzionamento del Sistema Sanitario Regionale ed al riassetto degli Ospedali pubblici nell’ottica della paventata riduzione da 620 a circa 200 reparti in tutta la regione?
I socialisti chiedono una netta inversione di rotta sulla gestione di un settore tanto importante quale quello della salute, attraverso la redazione del nuovo Piano Sanitario Regionale vero, serio e garantista dei livelli di assistenza a tutti i cittadini, oltre che di tutela dei diritti dei lavoratori del settore. Obiettivo questo, raggiungibile solo attraverso non gestione non commissariale e partecipata. E’ quindi ora che il Commissariamento abbia termine e le Istituzioni democratiche preposte compiano tutte le attività che sono alla base della loro ragion d’essere.
Non c'è ancora nessun commento.