Casa studente, rinvio di otto mesi
L’Aquila – (Nella foto il vecchio Omega ormai fermo come il tempo a L’Aquila) – Un rinvio era ritenuto possibile, nell’udienza per gli otto studenti uccisi dal crollo della casa che ospitarli in sicurezza e invece li uccise nel sisma del 9 aprile 2009. C’è stato, addirittura di otto mesi. Tanto ha chiesto e ottenuto il perito che dovrà condurre accertamenti sull’edificio ma soprattutto sulla responsabilità che potrebbero emergere, quando si appurerà di chi era la casa dello studente, e da quali peripezie arrivava. Un storia lunga e complicata, e otto mesi per capirci qualcosa. La giustizia lenta è una frase soft, in Italia. Non è lenta, talvolta pare proprio che non ci sia per niente. Tra i parenti delle otto vittime si diffondono sfiducia e pessimismo. Se in una collettività dal potere giudiziario non si hanno risposta in tempi ragionevoli, in quale situazione è lo Stato? Anzi, dov’è lo Stato.
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