2010, 4.647 lavoratori irregolari

Pescara – In Abruzzo nel 2010 l’attivita’ ispettiva della Direzione regionale del lavoro ha accertato 4.647 lavoratori irregolari, di cui 1.486 in nero. La maglia nera spetta al settore terziario con 2.249 situazioni irregolari, di cui 1.076 in nero. I dati sono stati illustrati, questa mattina, a Pescara, dal direttore regionale dell’ufficio del lavoro, Giovanni De Paulis, alla presenza dei direttori dei quattro uffici provinciali. De Paulis ha fatto notare che su tutto il territorio regionale ‘sta emergendo un elemento di una certa gravita’, vale a dire, quello delle intermediazioni di manodopera e di appalti irregolari, su cui abbiamo intensificato i controlli’. Nello specifico l’attivita’ di vigilanza ha riguardato i settori dell’agricoltura, dell’edilizia, dell’industria e del terziario. In totale sono state ispezionate 4.210 aziende, di cui 2.521 sono risultate irregolari. Il settore piu’controllato risulta l’edilizia: su 1.805 aziende sono stati accertati 1.137 illeciti. Segue il terziario con 1.722 controlli che hanno consentito di rilevare 1.088 illeciti. Per quanto riguarda il lavoro irregolare dopo il terziario segue il settore dell’industria con 1.184 casi, di cui 114 in nero. Nell’edilizia invece sono 875 i lavoratori irregolari, di cui 226 in nero. A livello provinciale il primato spetta a Chieti con 1.552 lavoratori irregolari, di cui 288 in nero. Seguono Teramo e Pescara rispettivamente con 1.258 e 1.232 lavoratori irregolari, di cui 461 e 494 in nero. In relazioni al campo degli appalti illeciti, dei fenomeni interpositori, e della somministrazione illecita, si contano, a livello regionale, 736 irregolarita’. Il primato spetta al provincia di Teramo con 351 casi. Sempre in questo campo il fenomeno del lavoro irregolare si rileva nel settore terziario. Con l’attivita’ di accertamento delle violazioni la Direzione regionale del lavoro ha recuperato oltre tre milioni di euro, di cui un milione e 34 mila euro nella provincia dell’Aquila. Pe2/Ett (Segue)

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