Alluvione, chiesto stato calamità
Giulianova – Il Comune chiede la dichiarazione dello stato di calamità naturale. Il sindaco Mastromauro invita i cittadini e le imprese a far pervenire entro 15 giorni una relazione sui danni subiti. “Approntata a tempo record – dice una nota del comune – ed approvata dalla Giunta nella serata di ieri, dopo l’incontro tenutosi con i sindaci del litorale, con gli assessori regionali alla Protezione civile e ai Trasporti e con il presidente della Provincia al Centro socio-culturale del quartiere Annunziata, la delibera con la quale il Comune richiede la dichiarazione dello stato di calamità naturale del territorio comunale di Giulianova, delibera trasmessa, oltre che ai presidenti di Regione e Provincia e al Prefetto, anche alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Dipartimento della Protezione civile e ai ministeri delle Infrastrutture e delle Politiche agricole.
“La nostra delibera, che fa il paio con quelle degli altri sindaci della costa”, dichiara in proposito il sindaco Mastromauro, “costituisce la condizione basilare per attivare l’iter che, si spera, permetterà, una volta ultimato, di pagare i danni al patrimonio pubblico e a quello privato provocati dalla recente alluvione. Per questo abbiamo chiesto alla Regione l’attivazione di ogni intervento in merito e al Prefetto Soldà la convocazione, con la massima urgenza, di un tavolo di concertazione con la partecipazione di tutti i sindaci interessati, della Provincia e della Regione con l’obiettivo di avviare nel più breve tempo possibile l’iter per il riconoscimento dello stato di calamità naturale così da ottenere, appunto, i finanziamenti straordinari per fronteggiare gli enormi danni subiti dalle abitazioni private, dagli edifici pubblici, dai negozi, dalle attività artigianali e industriali con il coordinamento dei piani comunali d’emergenza e di protezione civile. A questo proposito – continua il sindaco – chiedo a tutti coloro che abbiamo subito i danni di far pervenire in Comune entro quindici giorni a partire da oggi, facendola protocollare, una dettagliata relazione, possibilmente con foto allegate”.
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