Maltempo 3: parte Teramano senz’acqua

Teramo – IL VIBRATA, FIUME VELOCISSIMO, ZERO MANUTENZIONE – Le piene dei fiumi Salinello e Vibrata hanno travolto e distrutto le strutture di attraversamento aereo delle condotte d’acqua che servono gran parte della Val Vibrata. Nel dettaglio sono state divelte la condotta nei pressi di Poggio Morello di Sant’Omero, che ha una portata di circa 200 litri al secondo e quella nei pressi della zona industriale di Santa Scolastica di Corropoli, che ha una portata di circa 150 litri al secondo. Il Vibrata è, benchè il suo corso sia molto breve, uno dei corsi d’acqua più veloci d’Italia. La sua conformazione, anche a causa di numerosi laghi e bacini di irrigazione, richiederebbe particolari attenzioni e manutenzxione puntuale. Invece non è così e l’ultimo dragaggio, ricordano ad Alba, risale alla fine degli anni Settanta. Comuni, provincia, regione e altri enti fanno finta di nulla e si scaricano a vicenda competenze e responsabilità.
Le squadre della” Ruzzo Reti Spa” sono al lavoro dalla scorsa notte per evitare al minimo i disagi per le popolazioni della Val Vibrata servite da queste condotte. Si stanno eseguendo i lavori di ripristino ma ci vorranno almeno tre-quattro giorni. L’esondazione di molti dei corsi d’acqua della provincia ha determinato anche l’allagamento dei depuratori comunali. Il personale tecnico della Ruzzo Reti sta conducendo una verifica complessiva degli impianti per determinare il quadro di emergenza. Al momento sono inutilizzabili i depuratori di Tortoreto – dove si registra la situazione piu’ grave in assoluto – di Pineto e Morro d’Oro. Emergenze si sono verificate anche sulle reti fognarie, con esplosioni e rotture di tombini sulle pubbliche vie e piazze.
CATARRA – Il presidente della Provincia di Teramo Catarra ha inviato una nota a tutti i Sindaci convocandoli per domani alle 12, nella Sala del Mutilato (Piazza Dante a Teramo). La riunione, alla quale partecipera’ anche la Giunta, servira’ a fare il punto della situazione sui danni e sull’individuazione degli interventi prioritari anche in funzione della richiesta dello stato di calamita’ naturale.