Teramo-Mare, ci risiamo: è chiusa
Teramo – (Nella foto la frana del 2009) – La superstrada che unisce Teramo al mare è nuovamente chiusa: una frana. Nove chilometri dell’arteria sono impercorribili e arrivano i guai per migliaia di persone, per i pendolari, per gli sfollati aquilani ancora sulla costa, per il convulso traffico locale costretto a lunghi e snervanti percorsi alternativi. L’arteria ha subito una frana, il fiume Tordino ingrossato ed esondato ha provocato prevedibili e scontati problemi. Tutti facevano notare che il corso d’acqua doveva essere dragato e ripulito, nessun ente lo ha fatto, responsabilità e competenze sono state rimpallate, scansate, ignorate. Il risultato è un guaio enorme per mezza provincia di Teramo. Non si sa fino a quando, naturalmente. La frana del 2009 comportò lavori lunghissimi e costosi, e paurosi ingorghi di traffico notte e giorno, lungo strade alternative che si intasano e che nessuno rende più scorrevoli o sorveglia con adeguato numero si vigili e guardie. I disastri della teramo-Mare sono quanto mai prevedibili e annunciati, e le venti ore di pioggia di ieri li ha puntualmente provocati. E adesso?
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