L’opinione: Cialente, per favore si dimetta


L’Aquila – (di Corrado Ruggeri, segretario comunale MPA per il PdL) – Due settimane fa abbiamo chiesto al Sindaco Cialente (unitamente al Presidente della Regione Chiodi) un atto di coraggio: chiedere scusa alla Città dell’Aquila per come la stanno maltrattando. Cosa che, entrambi, si sono ben guardati di fare. Oggi chiediamo al Sindaco Cialente di fare un grande regalo alla Città dell’Aquila. Si dimetta. Lo spunto a questa richiesta ci viene dal Consiglio Comunale di ieri.
Una discussione durata più ore sul primo punto all’ordine del giorno: revocare o meno la delibera relativa alla variazione di destinazione d’uso di un area di proprietà della Carispaq. Non entriamo in merito al non deliberato.
Ci chiediamo, invece, se questa città abbia un governo o no.
Prima del voto il Sindaco, e qualche collaboratore, si sono affannati con i telefonini a sollecitare la presenza in aula dei Consiglieri di maggioranza.
Il voto ha avuto i seguenti risultati:
Presenti 18 Consiglieri: 12 hanno votato a favore, 4 contro (Angelo Mancini, Vincenzo Rivera, Giuseppe Bernardi ed Enrico Verini) e 2 astenuti. L’opposizione (che non è più composta solo dal centro destra, ma, come confermato ieri, anche da alcuni componenti della coalizione di Cialente) è uscita dall’aula.
Ciò significa che Cialente può contare, nonostante affannosi richiami, solo su 12 consiglieri su 40.
Anche il più sprovvisto cittadino si rende conto che non c’è più maggioranza, che non c’è più un Consiglio Comunale che non venga sospeso per mancanza di numero legale (che la forza di governo ha il dovere politico di assicurare), che non si programma più nulla per la Città.
Rispettiamo quello che dice il Presidente della Repubblica Napolitano: finché ci sono i numeri si governi, quando questi vengono meno si vada alle elezioni.
A tutto ciò bisogna aggiungere anche il nervosismo del Presidente del Consiglio Carlo Benedetti, che ha richiamato i Consiglieri a una maggiore attenzione, altrimenti avrebbe sospeso la seduta. Ricordiamo a tutti che l’ultima Assemblea è stata sospesa perché fra il Sindaco ed un componente della sua coalizione si sono “semplicemente” detti: “Ti aspetto fuori” e l’altro “ti abbotto la faccia”.
Dulcis in fundo: sempre il Presidente Benedetti ieri in chiusura della seduta ha tuonato: i prossimi Consigli non si faranno più settimanalmente come avvenuto fino ad ora, ma con una frequenza molto più dilatata perché non ci sono i soldi.
Peggio di così non ci era mai capitato. Per questi motivi, oltre ad altri mille – a tutti noti -, le chiediamo Sindaco di fare un regalo alla città: si dimetta. Già così, Lei verrà ricordato come il peggior Sindaco dell’Aquila, non vada oltre.


01 Marzo 2011

Categoria : Politica
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