I ghettizzati della Banca d’Italia
L’Aquila – Riceviamo: “Salve sono un inquilino del quartiere Banca d’Italia (zona via xx settembre) vorrei portate a conoscenza la non menzione della nostra zona nel documento” aree di attesa alla popolazione in caso di evento sismico” datato 24 febbraio 2011, stilato dal sindaco Massimo Cialente e dall’ assessore Roberto Riga. In caso di terremoto, le 180 famiglie residenti in suddetto quartiere cosa devono fare? Chiamare sul telefonino il sindaco o l’assessore? Non solo siamo circondati da palazzi gravemente danneggiati e con una sola via di uscita (via castiglione)ma, anche totalmente dimenticati dalle istituzioni.Questa e’ la dura realta’ nel territorio aquilano…”. (Famiglia S.)
(Ndr) – La drammatica realtà del quartiere circondato da macerie ed edifici pericolanti non ha mai suscitato l’interesse del comune e del sindaco dell’Aquila, visto che ne parliamo da mesi, senza cavare un ragno dal buco. Evidentemente, 180 persone per il comune contano come zero persone. Sperando sempre che non accada nulla di grave.
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