Caramanico, esodo e attacco al PD
Pescara – CONFLUISCE NEL SEL ED SBATTE LA PORTA – E’ un duro attacco quello che il consigliere regionale Franco Caramanico (foto) ha sferrato stamani al Pd annunciando il suo abbandono e l’adesione a Sel. In una conferenza stampa Caramanico ha contestato le mosse del partito e ha anche risposto al segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci, che gli ha chiesto di lasciare il seggio in consiglio regionale. Caramanico ha spiegato di non condividere gli indirizzi politici del Pd e in particolare ha contestato “l’atteggiamento di condiscendenza” nei confronti dell’ex sindaco di Pescara, Luciano D’Alfonso, “uomo forte di turno che, dall’alto delle sue ambizioni, prende decisioni sulle scelte politiche, sulla coalizione e sulle candidature. Non si puo’ neppure immaginare – ha aggiunto Caramanico – una coalizione che veda al proprio interno Fli e Udc e che abbia come candidato presidente Daniele Toto, come proposto da D’Alfonso. Il metodo delle primarie, poi, viene utilizzato solo all’occorrenza e non come metodo reale di scelte. Inoltre, pur sfoderando come un vessillo il tema della questione morale, a fronte di un Bernardo Mazzocca (ex assessore della giunta Del Turco) emarginato ci sono altri politici indagati che stabiliscono i futuri indirizzi del partito”. C’e’ anche altro, nel senso che Caramanico si e’ sentito “un giocatore in panchina in attesa del campionato”, essendo stato scarsamente coinvolto su alcune questioni che lui stesso aveva sollevato. Il suo giudizio sul lavoro svolto dal gruppo il Consiglio regionale e’ “positivo” anche se nell’affrontare alcune vicende si e’ sentito “solo”. Ora Caramanico confluisce nel gruppo misto, guarda a sinistra e chiede di puntare “non a Fli o Udc ma a quel 42 per cento che non vota per Berlusconi e non trova approdo e forza se guarda dall’altra parte”. Commentando le dichiarazioni di Paolucci, Caramanico ha osservato che “la sua uscita e’ una caduta di stile. Mi sarei aspettato una risposta concreta – ha detto – e invece ha preferito l’attacco personale. Il discorso da fare oggi non e’ tanto quello di Caramanico che abbandona il Pd ma del Pd che ha abbandonato gli elettori di sinistra. La mia scelta – ha aggiunto – e’ coerente con quello che ho fatto in passato e legata al fatto che il Pd di oggi non guarda a sinistra”. Con Caramanico c’era Gianni Melilla, il quale ha fatto notare che adesso “Sel e’ presente in modo organico in consiglio regionale e con il Pd non c’e’ alcuna polemica. L’obiettivo e’ l’intesa tra le forze di sinistra”.
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