Tiberti, L’Aquila tra atenei “sul lastrico”
L’Aquila – “Secondo i dati del ministero quello aquilano e’ tra i 36 atenei che sono sul lastrico. Il rapporto tra spesa per gli stipendi e fondo di funzionamento ordinario e’ del 102 per cento: ben oltre i parametri fissati dal ministero dell’Universita’”. Lo ha detto oggi il professore Sergio Tiberti dell’Universita’ dell’Aquila nel corso di una conferenza stampa alla presenza di Francesco Bizzarri, Marco Valenti e Aniello Russo Spena (ex preside della facolta’ di Ingegneria). Per i presenti “per uscire dall’emergenza l’Universita dell’Aquila deve indire le elezioni per il nuovo rettore”. “Il decano – si legge in una nota – deve ottemperare al vigente statuto di Ateneo, e quindi entro il 31 marzo deve indire le elezioni del rettore, da svolgersi entro i successivi 60 giorni”. La scadenza, secondo quanto affermato dagli accademici, “e’ tuttora vigente visto che e’ prevista dallo statuto in vigore”, a prescindere dagli esiti che si avranno redigendo lo strumento regolamentare dell’universita’ aquilana. Per i docenti universitari “L’Ateneo aquilano per correre ai ripari dello sforamento del fondo di funzionamento ordinario non puo’ seguire la sola strada dei pensionamenti perche’ si rischia che ad una fuoriuscita di docenti per motivi legati al pensionamento di questi non corrisponda l’ingresso di nuovi professori, ordinari, associati o di ricercatori. “L’Aquila, e posso parlare per l’esperienza diretta maturata all’interno della facolta’ di Ingegneria – ha detto Russo Spena – e’ sempre stata all’avanguardia per la didattica. Senza ricambio dei professori e, soprattutto, senza strutture idonee che possano ospitare laboratori di ricerca e di studio il livello qualitativo non puo’ che abbassarsi, con evidenti ricadute dal punto di vista delle immatricolazioni”. “Il processo di ricostruzione non puo’ avvenire se non attraverso una simbiosi tra la citta’ dell’Aquila e l’Universita’ – ha sottolineato il professor Valenti – Credo che dopo due mandati, i cui risultati, a prescindere dal sisma,sono sotto gli occhi di tutti, credo che chi attualmente amministra l’ateneo debba farsi da parte. Ma per un bene piu’ alto, che e’ quello dell’Universita’ stessa. Se si sottraggono risorse alla ricerca per pagare gli stipendi credo che qualcuno dovrebbe fare un passo indietro”. I tre anni di benefit concessi all’Universita’ dell’Aquila dal Ministero dell’Istruzione e ricerca, a detta del professor Bizzarri “e’ stato un errore. Un accordo miope, per il quale oggi non siamo considerati virtuosi, visto che la legge sull’Ffo (fondo di funzionamento ordinario) e’ di portata generale. Ha sbagliato chi ha accettato l’accordo, il ministro Gelmini, ma ancor di piu’ ha sbagliato chi l’ha proposta”.
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