Chi si dimette? “Peste lo colga”


(di Gianfranco Colacito) – La Fondazione 6 Aprile per la vita ha chiesto che l’assessore Roberto Riga si dimetta, per aver affermato che richiedere al Comune dove sia, se esiste, il piano della Protezione civile, significa “gettare fango su tutti e su tutto”. Dimissioni subito, non cincischiate e procrastinate, mormorate o rimuginate nel tempo, cioè uguali a zero. Sapete tutti quale è stata la risposta: nessuna. Parole bofonchiate tipo “non intendevo offendere” e parole di sostegno a Riga da parte del sindaco Cialente. Mutismo eloquente della politica intesa come partiti. Tutti si sono guardati bene dall’intervenire. Coraggiosi e coerenti. Questa è stata la performance della politica aquilana di fronte a coloro che piangono 308 morti, ma soprattutto chiedono misure per eventuali, non impossibili altri terremoti: misure per aiutare la gente a comportarsi nel modo più utile per evitare confusione, paura, sbandamento. Misure che il Comune sostiene di avere pronte, ma che nessuno conosce. Una situazione assurda, che ricorda – salviamoci con il sorriso – la frase del grande attore sardo Amedeo Nazzari “chi non è con me peste lo colga”, adattate nel nostro caso in “chi si dimette peste lo colga”. Nient’altro da dire: vi pare che ce ne sia bisogno?



23 Febbraio 2011

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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