Comune Aq: Durante e Tinari
L’Aquila – DURANTE – Scrive il consigliere comunale Adriano Durante (PPE): “Ai fini di avviare un adeguato processo di ricostruzione, sia in città che nelle frazioni, è necessario, in primo luogo, intraprendere un percorso di ricostruzione degli spazi sociali e aggregativi, ai fini di favorire la ripresa di una dimensione di vita che il sisma ha compromesso o addirittura cancellato. Per questa ragione è importante e prioritario che vengano al più presto recuperati tutti quei centri e quelle strutture a carattere polivalente che non hanno riportato gravi danni a seguito del terremoto e che, con una spesa di qualche decina di migliaia di euro, possono essere ristrutturati e restituiti alla loro funzione di socialità per la popolazione, soprattutto anziani e bambini. È giusto privilegiare, ove possibile, il ripristino dell’esistente prima di procedere con nuove realizzazioni, che richiedono tempi più lunghi e maggiore impegno di spesa.
Il discorso è valido sia per la città dell’Aquila che per il territorio frazionale. A questo proposito vorrei ricordare la situazione di Arischia, dove, a seguito della demolizione della scuola elementare, è in programma la realizzazione, sullo stesso sito, di un centro sociale. Dal momento che i tempi per l’esecuzione dell’opera sembrano essersi dilatati e in considerazione del fatto che al momento la frazione è del tutto priva di luoghi di ritrovo per la popolazione, è necessario individuare una soluzione temporanea di immediata fattibilità , per esempio attraverso l’utilizzo di container da destinare a struttura sociale polivalente.
Allo stesso modo e per le stesse ragioni, sia in città che nelle frazioni, è opportuno avviare in tempi rapidi il processo di ricostruzione, anche in riferimento agli impianti sportivi. In caso contrario si corre il rischio dello spopolamento e della dispersione della popolazione.
Per ricostruzione, anche a proposito di infrastrutture, intendo un processo partecipato e rispettoso delle norme e dell’ambiente. Per questo motivo chiederò con la massima urgenza ai settori Ambiente e Opere Pubbliche del Comune di verificare l’aderenza a quanto previsto dalle norme urbanistiche della nuova strada di collegamento, in via di realizzazione, tra la cava Vaccarelli, in località San Giacomo, e la frazione di Aragno. Al riguardo presenterò anche un’interrogazione in consiglio comunale, per cui chiederò una risposta scritta e in aula. L’iniziativa segue la già inoltrata richiesta di incontro con l’assessore regionale alle Attività Produttive Castiglione e il sollecito a convocare nella prossima conferenza dei servizi sulla cava anche il sottoscritto e una rappresentanza dei cittadini di San Giacomo, visto che nell’ultima, poi annullata, non eravamo stati coinvolti, benché direttamente interessati alle problematiche ad essa connesse. Torno, infine, a sollecitare un intervento del Comune dell’Aquila e degli altri soggetti competenti in riferimento al pericolo di frane su via Fontegrossa, sempre a San Giacomo. Ho già segnalato più volte il problema, senza avere ancora risposte, e recentemente ho richiesto un intervento del Corpo Forestale sia provinciale che regionale. Se non verranno prese in tempi brevi adeguate misure di messa in sicurezza della strada i cittadini di san Giacomo torneranno a manifestare”.
TINARI – Scrive il consigliere comunale Roberto Tinari (DCA): “Il benessere e l’aspirazione al benessere richiede un’adeguata organizzazione ed efficienza da parte delle istituzioni. L’esatto contrario di quanto avviene, come è sotto gli occhi di tutti, nella nostra città . Per questo credo che sia inutile affannarsi in processi e progetti ricostruttivi, quando si è costretti ad assistere, ormai da settimane, agli inutili disagi cui sono sottoposti, loro malgrado, circa quindicimila cittadini aquilani, costretti a file estenuanti negli uffici comunali per presentare le domande della Tarsu. L’inefficienza dell’organizzazione comunale è, in questo caso, palese, se solo si pensa che per circa seimila cittadini i dati sono a disposizione degli uffici.
L’aria di sfiducia, da parte della popolazione aquilana, che respira da mesi è diventata pesante e non si può più far finta di nulla. Ognuno è chiamato alle proprie responsabilità . La mancata soluzione anche di problemi semplici non ci lascia sperare certo in un adeguato processo ricostruttivo. Credo che a questo punto sia necessaria una presa di coscienza di massa da parte dei cittadini dell’Aquila rispetto alla palese inefficienza dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Cialente”.
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