I “carriolisti” completano l’opera
L’Aquila – Sono tornati, come avevano promesso, lungo la scalinata di San Bernardino, per completare l’opera di pulizia da rifiuti ed erbacce iniziata domenica scorsa. Strumernti per l’impresa, come sempre, prima di tutto le carriole di tutti i colori, l’emblema ormai storico di questo singolare “popolo” aquilano che bada al sodo e punta alla soluzione dei problemi connessi con l’estetica e la vivibilità di un po’ di città strappata a deserto e macerie. Ma nelle mani della gente piccole zappe da giardino, punteruoli, cacciaviti e pale, ogni sorta di utensile per la metidolosa pulizia degli interstizi tra ciottolo e ciottolo. Pulire la scalinata, infatti, non è impresa facile nè veloce. Naturalmente in tutte le città d’Italia che hanno centri antichi e pavimentazioni a ciottoli o sistemi analoghi, sono stati messi a punto servizi e interventi adeguati alle situazioni. In tutte le città d’Italia, dicevamo, e come sempre parliamo di un contesto al quale L’Aquila non appasrteneva prima, figuriamoci adesso. Qui l’ordinario è sempre stato o impossibile, e quindi non attuato, o sporadico e annunciato come un’elargizione al popolo bue, un dono dei signori delle istituzioni. Invece, è solo pulizia e la gente lo dimostra. Pulire, togliere rifiuti ed erbacce, si dovrebbe cominciare a farlo ad ogni primavera e continuare fino all’autunno. Si dovrebbe. Ecco, intanto, le immagini scattate questa mattina.
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