Lo scaricabarile e i consenzienti
L’Aquila – Emidio Di Carlo, giornalista indipendente, ha diffuso la seguente lettera aperta: “La polemica dopo le constatazioni di Casini nel corso della sua visita alle “macerie” aquilane non ha sorpreso nessuno, men che mai il prode parlamentare aquilano Pierluigi Mantini. Che le parole del Commissario Chiodi siano “inutili e maleducate” non c’era bisogno di dirlo. C’era bisogno di dirlo (e non è stato detto) che il comportamento” degli Assessori Comunali Di Stefano e Stefania Pezzopane è risultato fino ad oggi “mortificante e offensivo”. In “fatto di passerelle” sulla ricostruzione e sulle politiche abitative e per il sociale, si sono sommate solo facciate speculative ad personam fin dal sisma del 6 aprile ad oggi.
La storiella delle responsabilità di Chiodi-Commissario non convince più nessuno. Il “teramano” parla dal suo pulpito ed è logico che vanti il proprio operato che gli viene suggerito dai suoi diretti collaboratori.
È altresì naturale che l’on. Mantini si sbracci per chiedere una legge che sostituisca le ordinanze affinché anche per la zona del cratere aquilano valga la stessa politica attuata per i sismi d’altre aeree geografiche italiane.
Al di là delle parole dell’on. Casini, non è comunque naturale che le “aggressioni irresponsabili sul sociale”, in particolare, originino dalla Struttura Gestione Emergenza con Sindaco e assessori a guardare o solo “protagonisti” nel post intervento critico-condiviso con gli illustri visitatori che si suseguono sulle macerie aquilane.
Se è vero che “chi è colpa del suo male pianga se stesso”, Cialente asciughi le proprie lacrime e dia un segno di speranza agli aquilani mandando a casa tutta la ciurma che lo contorna ove non voglia fare un “mia culpa” più concreto e lasciare definitivamente la politica e il palazzo di città”.
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