UDC, la parola a Di Giuseppantonio


L’Aquila – Tra la visita di Casini a L’Aquila e le sue parole (“Una città morta”), l’adesione del vicesindaco Arduini all’UDC e la presa di posizione di un esponente storico come Leopardi, le risposte di Chiodi, e qulla di Casini, il partito si trova in mezzo ad una bufera che rivela anche alcuni suoi dissapori interni. Che prima non erano evidenti. Per scrivere la parola fine, interviene il leader abruzzese Enrico Di Giuseppantonio: “Forse al Presidente Gianni Chiodi è sfuggito il senso delle riflessioni che Pierferdinando Casini ha reso pubbliche in occasione della sua recente visita all’Aquila, nella zona rossa e presso la sede dell’ANCE per un incontro con i rappresentanti delle associazioni di categoria, del mondo imprenditoriale e delle istituzioni: un intervento, a mio avviso, equilibrato e di alto profilo politico, con l’intenzione di contribuire a un’azione di sostegno per la città dell’Aquila e per l’intero comprensorio terremotato, e non per fare polemica.
Casini ha ricordato la proposta di legge dell’Udc, chiedendo con forza la calendarizzazione urgente presso la Camera dei Deputati, riconoscendo anche quanto di buono è stato fatto subito dopo il sisma dal Governo e dalla Regione, paventando tuttavia il rischio di un calo di attenzione sulla drammatica vicenda così come accade spesso in Italia, relegando il problema in un cantuccio e fuori dall’agenda politica.
L’Udc vuole dare il suo contributo per la ripresa del Capoluogo, e la proposta di legge verte su una serie di importanti azioni concrete e mirate, come la sospensione delle rate dei mutui fino al 2015, l’esonero dal patto di stabilità interno per i comuni colpiti fino alla fine del 2012, l’introduzione della zona franca urbana alle nuove attività economiche nel perimetro dell’area colpita dal sisma, con agevolazioni specifiche per i primi anni di attività, la nascita di un comitato istituzionale per la gestione della ricostruzione, aperto anche ai rappresentanti della popolazione.
Nessuna polemica, quindi, né attacchi né strumentalizzazioni, né tantomeno la volontà di fare bella mostra di sé: Casini, assieme al Segretario Lorenzo Cesa e ad altri dirigenti del partito, ha visitato la città anche in anonimato, lontano dai riflettori e da inopportune passerelle, con la sobrietà e la concretezza e la moderazione che caratterizzano da sempre il nostro partito”.


17 Febbraio 2011

Categoria : Politica
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