Risarcimenti, il processo va
L’Aquila – Ha preso il via questa mattina, ed è stato incardinato per la prosecuzione il 29 settembre prossimo, il processo civile per un risarcimento di 22,5 milioni di euro alle famiglie di 39 delle vittime del terremoto dell’aprile 2009, davanti al giudice civile Bianca Maria Serafini. Accusato come responsabile e quindi chiamato al risarcimento, il consiglio dei ministri, di cui è emanazione la Commissione grandi rischi. E’ stata respinta l’istanza dell’Avvocatura dello Stato, che tutela gli interessi del governo, di non dare luogo al procedimento, perchè il terremoto è imprevedibile e quindi nessuno è perseguibile con conseguente l’eventuale risarcimento. Significa che il procedimento civile andrà avanti, come chiedevano i legali delle famiglie delle vittime, le avvocate Silvia Catalucci e Maria Teresa Di Rocco, a prescindere dall’andamento del processo penale in cui sono imputati i componenti della Commissione grandi rischi. Importante l’udienza di questa mattina, che era molto attesa dalle parti civili (che lamentano danni morali, esistenziali e derivanti dalla sofferenza), perchè è ormai avviato il processo, anche se era previsto il rinvio, come è realmente avvenuto.
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