Milleproroghe? Aquilani, arrangiatevi
L’Aquila – (di Lelio De Santis, IdV) – Il Senato ha approvato con voto di fiducia, senza discutere nel merito, il tanto atteso decreto milleproroghe che ha confermato una buona notizia – il rinvio al 31 ottobre 2011 del pagamento delle tasse – e ne ha previsto una bruttissima- la possibilità per la Regione di aumentare le tasse e le addizionali, compresa l’imposta sulla benzina, fino ad un massimo di 5 centesimi per litro, per far fronte alla ricostruzione ed alla ripresa economica di L’Aquila e dei Comuni del cratere! E’ un provvedimento, assunto in nome di un assurdo e dannoso federalismo fiscale, che cancella i più elementari principi di solidarietà nazionale e che offende le popolazioni colpite dal terremoto del 6 aprile 2009.
Questa sorpresa partorita dal Senato è un pugno allo stomaco degli aquilani che stanno chiedendo da quasi 2 anni al Governo di essere trattati come gli altri cittadini italiani colpiti dal sisma in passato, con risorse certe e gestione trasparente affidata alle Istituzioni Locali.
La tattica delle promesse e della concessione delle elemosine a puntate forse nascondeva proprio questo intento cinico di lavarsene le mani e di affidare alla Regione ed agli Enti locali, non il compito della gestione della ricostruzione, ma solo l’antipatica incombenza di reperire i fondi necessari e, quindi, la responsabilità dell’imposizione di tasse aggiuntive!
Ora, c’è solo la possibilità di cancellare questa vergognosa decisione alla Camera, quando il Decreto sarà discusso in seconda lettura: i Deputati abruzzesi tutti, al di là delle esternazioni di maniera, dimostrino di tenere concretamente alla rinascita della città Capoluogo di Regione e dei Comuni del cratere! In particolare, per una volta i Deputati del PdL antepongano gli interessi dell’Abruzzo e della popolazione aquilana alle logiche di bottega ed alle imposizioni della Lega Nord.
Non c'è ancora nessun commento.