Polifunzionale canadese, sempre silenzio
L’Aquila – NESSUNO TROVA LA DIGNITA’ PER SCUSARSI – Stupisce e indigna gli aquilani, che provano imbarazzo e vergogna, il silenzio perdurante sulla mancata utilizzazione della struttura polifunzionale donata dai canadesi, e inaugurata nello scorso ottobre. Il caso, uno dei più eloquenti a proposito delle disfunzioni del dopo terremoto, ha interessato anche le autorità canadesi in Italia, irritate dalle lentezze aquilane e dagli ingiustificabili ritardi dovuti a problemi burocratici e politici. Il problema è, infatti, chi, e probabilmente con quali risorse, dovrà gestire la struttura destinata nelle intenzioni agli studenti universitari. O almeno, si ritiene che la mancata apertura a tanti mesi dall’inaugurazione sia dovuta a problemi del genere. Nessuna autorità o istituzione ha mai fornito spiegazioni nè tanto meno assunto impegni, guadagnandosi comprensione se giustificazioni esistono. In poche parole, dono accettato, retorica profusa a pacchi, chiacchiere, e niente di fatto a quasi cinque mesi di tempo dall’inaugurazione. C’è da diventare rossi di vergogna, come la foglia d’acero canadese che campeggia sulla bandiera del civile e amico paese americano. Amico, forse, nel 2010, oggi sicuramente consapevole che con l’Italia e in particolare con L’Aquila, si rischiano solo brutte figure: che dobbiamo sopportare e inghiottire, di fronte agli spudorati silenzi di chi dovrebbe avere la lealtà di assummersi delle responsabilità e chiedere scusa, ai canadesi prima di tutto, agli aquilani in secondo luogo.
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