Spallone e Ferrara, il saggio e il grosso
(di Gianfranco Colacito) – Che il maxigiornalista Ferrara abbia dichiarato da qualche parte che lui “Avezzano non sa neppure dove sia”, stupisce, se è vero, ed esula dalla pur nota abitudine del direttore de Il Foglio di andare fuori dalle righe. Lui è così: pensa che l’intelligenza, di cui peraltro è dotato, debba sciorinarsi sempre accoppiata con l’originalità . Anche quando è di dubbia caratura, come nel caso della sua esposizione di mutande per difendere Berlusconi. Comunque, fatti loro: di Ferrara e di Berlusconi. La frase su Avezzano, invece, l’ha ricacciata in gola a Ferrara il prof. Spallone che dall’alto della sua veneranda età , ne sa una più del diavolo. Infatti, Spallone ha ricordato oggi 14 sul Centro a Ferrara che fu ad Avezzano che l’illustre giornalista ebbe il diploma liceale (a ottobre, essendo stato rimandato) ed era a Lecce dei Marsi che l’allora piccolo Ferrara veniva accompagnato, in casa Spallone, dal padre, alto esponente del PCI. Quello storico, quello vero.
Ma non basta. Se davvero Ferrara ignorasse (ma chiaramente, celia e provoca) dove si trova Avezzano, ignorerebbe la storia (bimillenaria), Silone, le battaglie dei contadini per i fondi del Fucino, Telespazio, il terremoto del 1915, la rilevanza economica dell’agro fucense e un sacco di altre cose. Forse fecero bene quei vecchi professori a rimandarlo ad ottobre: avrebbero dovuto fargli ripetere l’anno, e insegnargli ad essere meno ammaliato dalle battute. Oltre alla storia e alla geografia.
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