Da domani mobilitazione sul decreto n.39


L’Aquila – La Provincia e numerosi sindaci del territorio provinciale ricordano anche oggi che terranno due presìdi istituzionali. Domani 15 giugno, alle ore 16 all’aeroporto di Preturo, scelto come luogo simbolo del G8, e l’altro martedì 16 giugno a Roma, davanti Montecitorio. Saranno due momenti pacifici ma fermi “per far sentire la voce -spiega una nota- e le ragioni del territorio sul decreto n.39 che non soddisfa in molte sue parti sostanziali. La mobilitazione si è resa necessaria a seguito della sordità del Governo alle necessità delle popolazioni che subiscono sempre più i danni del terremoto senza vedere certezze per il futuro ma solo vaghe programmazioni e per di più a troppo lungo termine”.
Le iniziative sono state decise ed approvate all’unanimità nel corso dell’incontro del s12 giugno presso la sala Carispaq di Strinella 88, che era stato convocato dalla presidente Pezzopane, per riferire sulla totale bocciatura delle proposte dell’aquilano per gli emendamenti al Decreto.
“Questo è solo l’inizio della mobilitazione dura. Non saranno i no a fermarci. Intendiamo prenderci ciò a cui abbiamo diritto e ci supporta la ragione di essere dalla parte della gente che ha perduto tutto o gran parte delle proprie cose e della propria vita” ha spiegato la Presidente Stefania Pezzopane. Cambieremo il decreto ad ogni costo, perché è ingiusto e discriminatorio”.
Dopo la battaglia vinta per l’ottenimento del rimborso al 100% per la ricostruzione della prima casa e il riconoscimento del danno lieve alle abitazioni, rimborsato fino a 10.000 €. “La battaglia promossa dalla Provincia è sostenuta da numerosi parlamentari, associazioni, ordini e categorie, punta al rimborso per i danni economici alle attività produttive nei comuni fuori del cratere. A questo si aggiunge anche la sospensione del contratto d’affitto per i non proprietari e un emendamento sulle scuole, sottoscritto all’unanimità dalla Commissione Cultura, che prevede l’azzeramento nelle zone terremotate dei tagli e degli accorpamenti voluti dal governo e la garanzia di risorse certe per iniziare i lavori, al fine di consentire la ripresa dell’attività scolastica.
Non viene ultima la questione di strumenti adeguati di supporto all’occupazione che dopo il sisma sta subendo notevoli peggioramenti. La situazione va affrontata nell’insieme con un piano che si leghi alle strategie perla ricostruzione”.


14 Giugno 2009

Categoria : Cronaca
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