Carriole, alpini e donne animano l’Abruzzo


L’Aquila – (fotoservizio Marco Giancarli) – Manifestazioni in ogni angolo d’Abruzzo oggi, sia grazie alle iniziative delle donne in tutte le città, sia a L’Aquila grazie al popolo delle carriole, che è tornato a farsi vivo, dopo un tam-tam telematico, ed ha utilizzato la propria volontà e organizzazione per ripulire da erbacce e sporcizia la scalinata di San Bernardino. L’iniziativa era nota da giorni, e il Comune avrebbe potuto quanto meno supportare l’iniziativa, o affiancarla, cominciando a pulire la scalinata ieri o l’altro ieri, e unirsi ai carriolanti questa mattina. Ma è difficile che qualcuno rinunci al week end per produrre qualcosa di utile, e così ci ha pensato oggi il popolo delle carriole. Tra le frasi più significative, quella di un giovane: “L’Aquila è oggi come una donna violata”. Per Giusi Pitari, una leader del movimento delle carriole, ognuno può dare il suo contributo, anche con la ramazza per ritrovare pulita e ordinata la parte della città riaperta e percorribile. “Non possiamo ricostruire le nostre case crollate” ha detto la Pitari “ma possiamo esserci, fare qualcosa di utile, ridare vitalità alle parti di città tornate ai cittadini”.
ALPINI – A Isola del Gran Sasso sono arrivati in 10.000 da tutta Italia per il 19° raduno delle penne nere. Argomento, l’omaggio e il ricordo dei caduti nella campagna di Russia. Ancora molti superstisti, avanti con gli anni, hanno portato il loro contributo e la loro testimonianza. Esaltato il sacrificio del battaglione L’Aquila, massacrato lungo il fiume Don nella gelida pianura russa: 1400 giovani alpini, quasi tutti abruzzesi, caddero nella battaglia.
PESCARA – Migliaia di donne hanno animato questa mattina il centro della città: giovani e meno giovani, armate di cartelli, slogan. Clima di festa e battute spiritose più che feroci. Le donna ricorrono anche all’umorismo per dimostrare di essere, spesso, più evolute degli uomini. Hanno appoggiato la manifestazione politici, sindacalisti, non si è fatto vedere neppure un amministratore comunale di maggioranza.
CHIETI – Le donne hanno energicamente espresso la loro condanna per chi pensa al sesso “debole” (che debole non è proprio…) immagiando si tratti di un oggetto da poter acquistare e di cui disporre. Donne giovanissime adoperate da chi ha soldi e potere, è il massimo del degrado sociale, secondo il PD e i suoi esponenti che hanno partecipato alla manifestazione teatina.
L’AQUILA – Naturalmente il terremoto è entrato come tema nella manifestazione delle donne a L’Aquila. Nel mirino la ministra Carfagna: “Come è diventata ministra non lo vogliamo sapere – hanno scandito le donne, – vogliamo invece giudicarla politicamente e le chiediamo dove sono finiti gli impegni per i centri antiviolenza nell’area del cratere”. Donne oggetto di piacere, e nientemeno che da parte di politici di rango alto, è ciò che turba e offende ogni persona civile: sdegno quindi delle donne, ma di tutti i cittadini educati e civili accanto a loro. La manifestazione si è incentrata in piazza Palazzo, dove molte donne si sono ritrovate ognuna con un libro in mano. Patrizia Tocci, insegnante e scrittrice, ha detto: “Questa piazza, come la scalinata di San Bernardino, come il resto, sono anche casa mia, la mia città”. Maria Grazia Lopardi, studiosa, ricercatrice e scrittrice: “La donna in tutte le civiltà è un simbolo altissimo e potente”.


13 Febbraio 2011

Categoria : Cronaca
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