“La sanità abruzzese senza bussola”
L’Aquila – Per Franco Giansante del PSI regionale “giorno dopo giorno acquisiamo sempre maggiori brutte notizie sulla realtà della sanità abruzzese. Assistiamo imperterriti alle dichiarazioni del Presidente/ pluricommissario Chiodi che dopo l’attacco violento alla globalità della struttura pubblica, che peraltro in modo inspiegabile, tace, assistiamo a pesantissimi affondi al mondo della sanità privata. Noi socialisti, che da sempre siamo e saremo sostenitori della sanità pubblica integrato dalle capacità e specificità del sistema sanitario privato, riteniamo che la guida regionale della nostra sanità sia ormai una nave senza meta e senza capacità di gestione”.
“Se così non fosse (e ce lo auguriamo) – prosegue Giansante – sarebbe allora necessario che l’Ufficio del Commissario dicesse con chiarezza quali sono i problemi veri, come realmente stanno le cose,e lo stato dei rapporti all’interno del sistema sanitario pubblico ed i rapporti con il mondo della sanità privata. Nessuno può credere che il problema sia l’esistenza di un ospedale privato di fronte ad un ospedale pubblico!!! “.
Per l’esponente del PSI “il Presidente/Commissario dovrebbe dire agli abruzzesi ancora tre semplici cose:
1. A quanto ammonta la mobilità passiva dopo il piano operativo regionale e la “tentata riorganizzazione” della rete ospedaliera. Dica anche l’importo che il nostro sistema sanitario regionale, grazie al suo piano di riordino, sta pagando alle altre regioni per prestare le cure ai nostri concittadini che non trovano più la possibilità di farsi curare nella nostra Regione. (Noi non vogliamo crederci, ma alcuni ben informati parlano di importi vicino ai 150.000.000 di euro, il peso della mobilità passiva creata nel 2010 e gravanti tutti sul nostro bilancio regionale.)
2. I contenuti del piano di riordino e l’organizzazione della rete ospedaliera e la sua articolazione e la richiesta riguarda il numero delle unità operative, i dipartimenti, ecc.
3. Se risponde al vero che in Abruzzo esistono circa 620 Unità Operative dirette da Primari e che il Ministero della Salute, sulla scorta della indicazioni provenienti dalla nostra Regione, ha ridotto tali “reparti” a soli 185 con un riduzione di ben 435 primariati corrispondente alla liquidazione del Sistema Sanitario Regionale Pubblico.
Non si scorge la “vision” del commissario Chiodi sulla “Sanità Pubblica” abruzzese ed il rapporto che intende avere con il mondo della Sanità Privata. Così facendo gli unici a pagare le conseguenze di un Sistema Sanitario ormai allo sbando saranno solo i nostri cittadini che avranno sempre più difficoltà a ricevere le cure di cui hanno bisogno costretti a rivolgersi fuori regione !
Noi socialisti abruzzesi siamo sempre più convinti che questo governo di centro destra e questo ufficio commissariale, stiano procedendo alla liquidazione del sistema sanitario regionale ai soli fini di un pareggio finanziario noncuranti delle esigenze di salute dei cittadini Abruzzesi” conclude Giansante.
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