Il libro “Zeronove” e “Cent’anni d’amore”


mostra2Pescara – Due momenti culturali di diverso segno, ma di valore, in Abruzzo. A Pescara i cento anni della Gioielleria Pace, a L’Aquila la presentazione di un instant-book sul terremoto. La cultura adriatica è attenta alla propria storia, costruita anche su personaggi che le hanno dato prestigio, coerenza, tenacia. La cultura aquilana tenta di risollevare la testa e il cuore dopo la devastazione del 6 aprile. Lo ha fatto anche con il magnifico concerto diretto dal Maestro Abbado (vedi foto di Antonio Michilli)
È arrivata nel capoluogo adriatico quando al posto del complesso del Circus c’erano poche case, e si è adattata alle difficoltà della seconda guerra mondiale sopravvivendo con tenacia e soprattutto amore per il lavoro: la gioielleria Pace saluta Pescara nel suo centenario di vita con una mostra di racconti fotografici a cui hanno partecipato i pescaresi stessi. Grazie ad un’operazione in co-marketing sarà possibile ammirare la mostra “1909-2009 – Cent’anni d’amore” da oggi domenica 14 a domenica 21 giugno, presso il Plaza Café, in piazza Sacro Cuore 54, con ingresso libero dalle 9 alle 23. Ieri sera la mostra è stata inaugurata da un vernissage insieme ad amici, conoscenti e clienti della gioielleria che hanno raccolto centinaia di foto scattate negli ultimi cento anni e le hanno portate a Raffaele Pace, nipote del fondatore e attuale gestore del negozio insieme a sua moglie Giuliana e con la collaborazione di sua figlia Antonella.

claudio_abado_-_concerto_auditorium_guardia_di_finanza_13giugno2009L’Aquila – Domani al parco Unicef alle 18 sarà presentato il libro “Terremoto zeronove”, un diario dei giorni e delle sensazioni legate al tragico 6 aprile 2009, il giorno in cui prima dell’alba L’Aquila finì in pezzi. Gli autori sono Emiliano Dante, dottorando in lettere, Massimiliano Laurenzi, studente di lettere, e Valentina Nanni, neuropsichiatra: aquilani, avevano preparato velocemente il loro lavoro, affidandolo all’editore Edoardo Caroccia, della Textus. Doveva curare la pubblicazione fino all’esposizione in libreria, con amorevole partecipazione e rara competenza, Lucilla Muzi, che della Textus era l’anima e il contenuto. E’ morta nel crollo del palazzo in cui abitava, in via D’Annunzio, uno dei luoghi della tragedia aquilana, dando un dolore immenso a chi la conosceva, ma soprattutto a Edoardo Caroccia, l’editore. Il libro sarà presentato dal sindaco Cialente, dal presidente del consiglio regionale Nazario Pagano e dal prof. Walter Tortoreto. La prefazione è di Bruno Vespa. Testimonial del libro l’attore Luigi Diberti, che L’Aquila conosce molto bene, avendovi vissuto quando, più giovane, era nel neonato teatro stabile fondato da Errico Centofanti, Peppino Giampaola e Luciano Fabiani.


14 Giugno 2009

Categoria : Cultura
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