Tv, sanità e Chiodi: replica Rete 8


Chieti – PALLOTTA: “GIORNALISTI SEMPRE CORRETTI” – “Non e’ mai stato nello stile dei giornalisti di queste redazioni scendere sul piano delle polemiche, ma non possono essere sottaciuti gli allusivi riferimenti fatti dal Governatore Gianni Chiodi nel corso della sua audizione davanti alla Commissione della Camera dei Deputati sugli errori sanitari”. Lo si afferma in una nota dei giornalisti di Rete8 e Telemare.
“Il Governatore – aggiunge la nota – ha detto che ‘e’ un dato di fatto che in Abruzzo la Sanita’ Privata ha televisioni e riesce a condizionare i cittadini’. Come molti sanno il Gruppo della Sanita’ Privata Pierangeli-Spatocco e’ proprietario delle emittenti Rete8 e Telemare. I giornalisti di queste due testate – prosegue la nota – rigettano con forza ogni riferimento legato alla volonta’ di condizionare l’opinione pubblica. Un modo di fare che non li ha mai contraddistinti in passato e non lo fara’ in futuro. Il nostro compito e’ stato sempre quello d’informare gli abruzzesi con correttezza ed onesta’, nel rispetto della verita’ sostanziale dei fatti. E con tale spirito, in totale sintonia con il nostro Direttore Responsabile – conclude la nota -, continueremo a lavorare, senza rancori ma con la massima serenita’ ed obiettivita’”.

GIORNALISTI CORRETTI – “I giornalisti di Rete8 e Telemare, nel corso degli anni, hanno dato ampia dimostrazione di saper rispettare le regole fondamentali della professione giornalistica, producendo un’informazione di qualita’ che ha consentito alla loro emittente di posizionarsi al vertice dell’informazione regionale. Ogni considerazione che sollevi dubbi sulla loro attivita’, improntata a fornire un servizio ai cittadini abruzzesi, non puo’ che trovarci in completo disaccordo”. Lo si afferma in una nota del Presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta, in riferimento alle dichiarazioni del Presidente della regione, Gianni Chiodi, dinanzia lal commissione parlamentare d’inchiesta sulla sanita’.
“Cio’ – aggiunge Pallotta – al di la’ delle teorie sul condizionamento dell’opinione pubblica, che e’ un elemento insito a qualsiasi tipo di attivita’ editoriale, posto che nel nostro Paese non esistono i cosiddetti ‘editori puri’. Proprio in Italia, infatti, vi sono esempi che non lasciano dubbi rispetto a questo assunto. Tuttavia – conclude -l’attivita’ di informazione, e piu’ specificatamente l’attivita’ dei giornalisti che operano in questi organi di informazione, e’ improntata al rispetto delle norme deontologiche ed etiche della professione giornalistica che impone loro di considerare il loro editore di riferimento l’opinione pubblica che non e’, amorfamente, materia da manipolare”.


12 Febbraio 2011

Categoria : Cronaca
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