Giornata mondiale del malato
Pozzilli (Isernia) – “Dalle sue piaghe siete stati guariti” è il tema della XIX Giornata Mondiale del Malato che si terrà venerdì 11 febbraio 2011. Per questo appuntamento, che si svolge dal 1992 ed è stato indetto da Giovanni Paolo II, la Fondazione Neuromed e l’IRCCS Neuromed si sono uniti per organizzare una giornata che vedrà come protagonisti i degenti e i loro familiari.
Il programma: inizio alle ore 15.00 con le Confessioni (I preti della vicaria saranno disponibili presso la Cappella I piano e nei reparti per i pazienti allettati), continuerà alle ore 16.00 con la Celebrazione della S. Messa (II Piano) per poi terminare con la Dimostrazione aperta alla partecipazione del pubblico di Laboratorio di danza-movimento a cura del Gruppo Parkin-zone Molise (Palestre ore 17.00).
In questa occasione infatti saranno presentate le attività nel nuovo gruppo Parkin-zone Molise coordinato dal dr. Nicola Modugno. Questi pazienti parkinsoniani sono la testimonianza di quanto sorridere e far parte di un gruppo coeso sia di fondamentale importanza sia per la cura che per il morale di coloro che soffrono.
All’evento parteciperà anche il Monsignor Salvatore Visco, Vescovo di Isernia-Venafro, che ha preparato per i degenti della struttura di Pozzilli un messaggio audio-video in cui li esorta ad affrontare con fede e speranza la sofferenza.
Occorre promuovere una società in cui i suoi membri siano in grado di “riflettere sul mistero della sofferenza e, soprattutto, siano più sensibili verso i fratelli e le sorelle malati.
Citando un passaggio del messaggio di BENEDICTUS PP. XVI (Dal Vaticano, 21 Novembre 2010, Festa di Cristo Re dell’Universo) occorre ricordare che “Una società che non riesce ad accettare i sofferenti e non è capace di contribuire mediante la compassione a far sì che la sofferenza venga condivisa e portata anche interiormente è una società crudele e disumana”.
Oltre alle cure e all’avanguardia occorre l’amore che è l’unico sentimento in grado di “far sorgere la stella della speranza”.
Inoltre il Santo Padre si rivolge anche alle Autorità “affinché investano sempre più energie in strutture sanitarie che siano di aiuto e di sostegno ai sofferenti, soprattutto i più poveri e bisognosi, alle Diocesi, ai Vescovi, ai sacerdoti, alle persone consacrate, ai seminaristi, agli operatori sanitari, ai volontari e a tutti coloro che si dedicano con amore a curare e alleviare le piaghe di ogni fratello o sorella ammalati, negli ospedali o Case di Cura, nelle famiglie: nei volti dei malati sappiate vedere sempre il Volto dei volti: quello di Cristo.
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