Crateri? Geografici, ma anche burocratici: “I nostri sono diritti e non pretese”
Fontecchio – Il Governo non lo ha incluso nel cratere, ma il terremoto sì. “L’altro ieri ho percorso personalmente i vicoli dell’antico paese di Fontecchio, accompagnata dal sindaco Pierangelo Benedetti e dal comitato dei cittadini, ed ho verificato con i miei occhi le percentuali rilevate di danni agli edifici. Solo il 35% di case agibili di classificazione A; mentre sommando le classificazioni B, C, D ed F, per le quali sono richiesti interventi di riparazione a vari livelli di costo, si raggiunge il 65% del totale”. Lo racconta la presidente Stefania Pezzopane.
“Con queste cifre, accertate da esperti, non si capisce in base a quale logica la comunità di Fontecchio non possa godere di un suo diritto, che vale per tutti gli italiani: quello dei rimborsi per cause legate a calamità naturali. Analoga situazione a Calascio, nei paesi dell’alto Aterno e della Valle Peligna. Questa situazione si aggiunge a tutta la serie di carenze del Decreto 39 su cui ci stiamo battendo. Un’altra situazione dunque da portare al’attenzione del Governo che si ostina a negare le risorse necessarie per un’ adeguata ricostruzione del territorio. E non ci si dica che chiediamo troppo. Sono richieste basilari. Il minimo indispensabile ed il giusto. Come l’irrinunciabile emendamento per sanare i danni economici subiti dalle imprese colpite materialmente dal terremoto.
Cratere o non cratere, molto si potrebbe fare se venisse approvato l’emendamento da me proposto e sostenuto dall’On. Lolli ed altri parlamentari che prevede la copertura sui danni economici alle attività produttive dentro e fuori cratere. Chiediamo inoltre la revoca dell’ordinanza di Berlusconi, d’intesa col Presidente della Regione Chiodi, che interrompe i benefici fiscali fuori i confini della stessa mappa. Sono diritti e non pretese “al rilancio” che si aggiungono alle richieste ormai note sulle abitazioni di comuni cittadini, le scuole, il centro storico con i suoi monumenti ed i mancati introiti degli enti locali. Il tutto in tempi realistici per una ripresa reale ed immediata.
Con Roma non intendiamo mercanteggiare su quello che già ci spetta. E la burocrazia non può inventare crateri diversi da quelli creati da un sisma che non guarda in faccia nessuno”. (nella foto: Fontecchio, un gioiello devastato e ferito, ma ignorato)
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