Piano integrazione socio-sanitaria
Pescara – Un documneto approvato da maggioranza ed opposizione nell’odierna seduta del Consiglio regionale impegna il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ad istituire un tavolo tecnico formato dallo stesso presidente Chiodi, dagli assessori al Sociale, Paolo Gatti, al Bilancio Carlo Masci, dal presidente della quinta commissione consiliare, Nicoletta Veri’, dai rappresentanti dei gruppi di maggioranza ed opposizione, del terzo settore e dei sindacati con la finalita’ di elaborare proposte da inserire nel piano sociale regionale e da calare nell’ambito dell’integrazione socio-sanitaria. Inoltre, ci si avvia alla definizione di un testo unico del welfare abruzzese in cui risultino ben chiari diritti, doveri, obiettivi e stategie in un rapporto di lealta’ tra legislatore regionale e cittadini. Questo e’ l’obiettivo su cui sta lavorando da qualche mese l’assessore alle Politiche sociali, Paolo Gatti, per superare la problematica di una normativa sociale ormai datata e piuttosto farraginosa. Lo ha riferito lo stesso assessore, questo pomeriggio, nel corso della seduta straordinaria del Consiglio regionale dedicata alla programmazione sociale. Un lavoro, quindi, aperto al contributo dell’intera societa’ abruzzese e quindi dei Comuni e delle forze sociali. “Avevo il timore di strumentalizzazioni – ha rivelato lo stesso Gatti – ed invece devo complimentarmi con maggioranza ed opposizione per i toni usati in questa circostanza. E’ innegabile che i problemi sul tappeto siano tanti – ha proseguito – ma non si puo’ ridurre la tematica della programmazione sociale alla sola valutazione del piano sociale regionale che, peraltro, domani iniziera’ il suo iter in commissione consiliare e che, comunque, introduce delle novita’ di rilievo”. “In particolare – ha rimarcato Gatti – l’assistenza educativa ai disabili nelle scuole ed il divieto ai Comuni di dimuire la portata del servizio”. Infine, Gatti ha ricordato l’impegno finanziario della Giunta regionale che, “nell’ambito del Piano sociale regionale ha previsto 90 milioni di euro di risorse mentre in relazione al Fondo sociale europeo ha deciso di destinare circa 25 milioni di euro alle politiche sociali. “Cifre tutt’altro che irrisorie – ha commentato l’assessore – considerando anche la ristrettezza di risorse con cui si e’ chiamati ad operare di questi tempi”.
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