Cerratina: 48 per pagare, o si chiude
Pescara – IL GESTORE: PAGHINO, NON ASPETTEREMO – La Regione Abruzzo ha chiesto 48 ore di tempo alla societa’ che gestisce la discarica di Cerratina di Lanciano per trovare una soluzione in merito ai ritardi dei pagamenti dovuti dai consorzi ‘Comprensoriale del Chietino’ e ‘Piombafino’. E’ quanto dichiara il presidente del cda dell’Ecologica Sangro spa, Alessandro Di Francesco, che per oggi aveva annunciato la chiusura della discarica ai conferimenti extraconsortili delle societa’ in ritardo con i pagamenti. “Il dirigente del Servizio Gestione Rifiuti, Franco Gerardini, ci ha chiesto 48 di tempo per trovare delle soluzioni alternative in merito alle posizioni fortemente debitorie del Consorzio Piombafino e del Consorzio del Chietino. Avevamo previsto la chiusura per oggi, come comunicato con il fax del 3 febbraio, ma trattandosi di una questione delicata abbiamo concesso 48 ore di tempo per consentire di trovare una soluzione. Se non arriveranno le necessarie garanzie entro questo termine, la discarica verra’ inibita definitivamente a questi consorzi fino a che non vengano saldate le pendenze. Intanto, oggi tutti i consorzi hanno scaricato i rifiuti”. E’ migliorata sensibilmente la posizione dell’Aciam di Vasto, della Poliservice di Nereto e del consorzio di Atri che hanno inviato “dei fax con bonifici importanti – dice Alessandro Di Francesco – per centinaia di migliaia di euro. La posizione debitoria complessiva ammonta a circa 5 milioni di euro, senza considerare che il Civeta, che ha riaperto recentemente, ci deve ancora 2,5 mln di euro. Sono stati firmati dei contratti tra l’Ecologica Sangro e questi enti sovracomunali, ci sono degli obblighi che ne derivano”. La discarica di Cerratina, nella quale conferiscono i rifiuti i 53 comuni consorziati dell’hinterland lancianese, e’ di proprieta’ del Consorzio Rifiuti di Lanciano, recentemente trasformatosi in spa (Eco.Lan). “Il Consorzio di Lanciano, che e’ il padrone di casa, non ha voluto firmare i contratti con queste societa’ che conferiscono rifiuti extraconsortili – conclude Di Francesco – una cosa strana, che di certo non ci ha fatto piacere”.
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