Morte Valentini, Codacons non diffamò


Roccaraso – LUCE SUL SUICIDIO DELL’EX SINDACO – Svolta nella vicenda giudiziaria legata alla morte in carcere per suicidio dell’ex sindaco Camillo Valentini (Nella foto). La VI sezione della Corte di Cassazione ha confermato la sentenza del Gup di Campobasso Libera Maria Rosaria Rinaldi, prosciogliendo il Codacons, associazione di consumatori, nella figura dei suoi presidenti Carlo Rienzi e Giuseppe Ursini, dall’accusa di diffamazione nei confronti dei giudici Giovanni Melogli, Maria Teresa Leacche, Aura Scarsella e Luigi D’Orazio, nonche’ Michele Ramundo, Elena Celidonio e l’Ispettore dello Sco dell’Aquila Massimiliano Mancini. Il una nota il Codacons ribadisce che le persione in questione “hanno avuto un ruolo nell’ingiusto arresto del sindaco Valentini morto suicida in carcere, e che ora sono stati condannati dalla Cassazione a risarcire le spese legali e processuali” per aver “avviato un procedimento contro il Codacons privo di qualsiasi fondamento”. Intanto, informa sempre il Codacons, domani davanti al Tribunale di Campobasso “comparira’ e sara’ interrogato il poliziotto dello Sco dell’Aquila, Massimiliano Mancini (che condusse le indagini e porto’ in carcere Valentini) accusato di abuso aggravato di atti d’ufficio proprio per quella inchiesta sballata”.
“Con la sentenza della Cassazione – afferma ancora il Codacons – dopo 6 anni il sindaco Camillo Valentini esce definitivamente assolto da tutte le accuse mosse a suo carico”. A riguardo il Codacons poi cita un passo della sentenza della sentenza del Gup dio Campobasso secondo il quale: “…l’omesso interrogatorio dell’indagato da parte del Pm, l’autosospensione dalla carica di Sindaco del Valentini non valutata ai fini dell’esigenze cautelari dal Gip, la circostanza che nei capi di imputazione non fossero delineate le minacce dirette od indirette a Tironesi, le lacune e le omissioni dell’ordinanza cautelare, argomentazioni da altri sostenute in tempi anteriori con indicazioni di circostanze precise e dettagliate, ripetute in seguito dagli odierni imputati, e denunciate dalla famiglia Valentini convinti che il Pm Leacche avrebbe dovuto astenersi dal procedimento riguardante Camillo Valentini, atteso che alcuni suoi congiunti erano stati danneggiati dall’inagibilita’ del complesso condominiale Paradiso Aremogna, dichiarata dal sindaco di Roccaraso”.


08 Febbraio 2011

Categoria : Cronaca
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