Golden Lady, Fioriti a D’Amico
Atessa – Federico Fioriti (UDC), Presidente della Commissione Bilancio e Membro della Consulta Provinciale dell’Economia e del Lavoro, risponde alle accuse del Capogruppo PD in Provincia Camillo D’Amico: “Il tentativo di speculazione che Camillo D’Amico sta portando avanti sulla Questione Golden Lady è semplicemente disgustoso. La Consulta non è stata convocata fino a quando non si aveva un chiaro quadro della situazione, quindi accusare il Presidente Di Giuseppantonio di mancata tempestività è semplicemente pretestuoso. Nessuno ha voluto prendersi il merito di niente, nessuna ha neanche tentato di strumentalizzare queste questioni per la delicatezza dell’argomento e soprattutto perché si parla del futuro di molte famiglie.
D’Amico e il PD devono capire che su questi temi non è importante chi arriva prima o dopo a trattarli, o chi pone prima o dopo il problema, ma se si vuole dare concretamente delle certezze ai lavoratori e alle lavoratrici della Golden Lady, in questo specifico caso, una Classe Politica responsabile deve puntare a dare delle soluzioni ai problemi e non limitarsi a porli, solo per uscire sui giornali o avere i 5 minuti di gloria nelle TV locali.
Per quanto riguarda la Golden Lady, durante la riunione del 3 Febbraio scorso, a parte l’aver manifestato con fermezza il nostro rammarico per il fatto che i responsabili della Golden Lady non abbiamo partecipato alla riunione,
abbiamo ottenuto il risultato di essere riusciti a sgomberare il campo da ipotesi fantasiose e sul futuro della Golden Lady a Gissi e sulle future destinazioni dello stabilimento.
La Consulta ha raggiunto due linee operative, da un lato il Presidente Di Giuseppantonio cercherà di comprendere le reali e concrete decisioni dell’amministrazione del gruppo veneto e dall’altra i membri della CPEL inizieranno a lavorare per il C.D. Piano B, cioè a studiare le Fattibilità concrete di eventuali riconversioni dello stabilimento di Gissi, qualora la decisione della Golden Lady verta sulla dismissione dello stesso. Questo per permettere ai lavoratori della Golden Lady di avere una Rete di Sicurezza concreta alla scadenza degli ammortizzatori sociali che avverrà al massimo tra otto mesi.
Il nostro impegno è quello di dare risposte concrete ai lavoratori e non arrivare primi o secondi perché se la Golden Lady chiude arriviamo tutti ultimi ed è il territorio della Val Sinello e di tutta la Provincia a perdere”.
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