Vivono in rudere, cartoline per aiutarli


Tagliacozzo – ABITANO NEL BOSCO DA DECENNI – Sara’ grazie alla prima tiratura di 4000 cartoline che la famiglia Panella, Ascenzo, Giovanni, Virginia e Felice, residenti in un casale diroccato a un chilometro da Tagliacozzo, potra’ essere aiutata. La loro e’ una storia di stenti lunga una vita, da quando insieme ad altri 4 fratelli vivevano sempre in un casolare, poi crollato nel 1962. A complicare le cose una malformazione genetica ereditata dal padre che colpisce 7 di loro e che gli impedisce di deambulare. Si trasferiscono in un altro casolare di campagna, da dove il padre Francesco e la mamma Enrica, ricchi di una dignita’ d’altri tempi che gli impedisce di chiedere l’elemosina, partivano la mattina presto per fare lavoretti e coltivazione della terra conto terzi, per racimolare qualche spicciolo o qualcosa da mangiare da portare ai figli. L’esistenza per questa famiglia martoriata dalle difficolta’ scorre all’insegna della desolazione, dove a un solo chilometro c’e’ uno dei piu’ rinomati festival musicali e teatrali d’Italia, oppure dove lo struscio serale per il centro di Tagliacozzo e’ all’insegna dello sfarzo, quasi la societa’ avesse voluto accantonare la triste storia dei Panella, una storia che come in altri casi puo’ risultare scomoda o fastidiosa. Anno dopo anno la famiglia si dimezza a causa dei decessi per malattia, quasi sicuramente riconducibili all’inappropriatezza del luogo dove vivono e dove continuano a vivere Ascenzo, Giovanni, Virginia e Felice, in quel casolare nel bosco che rischia di crollare da un momento all’altro e che per raggiungerlo si deve percorrere un chilometro di sentiero sterrato, strada che deve sembrare lunga quanto l’infinito per chi non riesce nemmeno a camminare. E’ per questo che l’avvocato Luca Motta ha sposato la loro causa, cercando di sensibilizzare l’opinone pubblica su quanto accade. “L’auspicio – riferisce l’avvocato Motta – e’ che l’umanita’ delle persone possa sopperire ai fallimenti dello Stato nella tutela del sociale”. Dietro le cartoline, realizzate dal fotografo Antonio Oddi, sara’ stampato il numero di conto corrente per effettuare donazioni necessarie ad aiutare i fratelli Panella, ma forse ancora di piu’ a fargli capire che oltre il bosco dove vivono c’e’ un mondo che non li ha abbandonati.


07 Febbraio 2011

Categoria : Cronaca
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