Chiodi-Baraldi, il duo che stupisce sempre
Sulmona – Scrive il dipartimento sanità del PSI abruzzese: “E’ stupefacente leggere che a due anni di distanza dall’inizio della presente legislatura regionale e ad oltre un anno dalla nomina della troika commissariale sulla sanità, i commissari affermino che la sanità nella nostra Regione è “basato su un sistema iniquo, ingiusto, illegale e colluso e che oppone forte resistenza al cambiamento”.
La Giunta Del Turco, consapevole della grave situazione della sanità, non fece proclami propagandistici, si attivò e mise in atto una serie di provvedimenti, normative e leggi che portarono a ridisegnare il sistema sanitario regionale e che consentono oggi alla troika commissariale, di operare all’interno di un quadro legislativo che fino al 2006 era completamente assente!
I socialisti abruzzesi vogliono solo ricordare che la regolamentazione del settore della sanità ebbe inizio proprio con la giunta Del Turco e, oggi, vogliono comprendere se l’attuale Governo Regionale sta operando in coerenza con le esigenze della nostra comunità oppure sta attuando con autoritarismo, scelte che hanno come unico riferimento “le politiche di bilancio” e che non incontrano le esigenze della nostra Gente. Inoltre i socialisti, si pongono e pongono, una semplice domanda: le scelte che la troika commissariale sta compiendo ormai da oltre un anno, sono sempre in linea con le disposizioni normative ed anche con i contenuti della sentenza 361/2010 della Corte Costituzionale che torna a chiarire che i Presidenti/Commissari non hanno potere normativo?
Inftatti questa troika commissariale dopo oltre un anno di attività, presenta un bilancio che:
Ha bloccato ogni operatività ed iniziativa nella regione per via della loro capacità a redigere i piani di fabbisogno;
Non riesce a gestire la sua programmazione, tanto sbandierata, nemmeno con il personale da loro designato e voluto e quindi, di loro fiducia, in luogo di quello definito “etero-diretto”;
Ritarda l’accreditamento delle strutture sanitarie a discapito della qualità dei servizi e tutela dei pazienti;
Ha Inserito consulenti e personale senza alcuna trasparenza e pubblicità;
Non ha garantito e non garantisce il recupero dei crediti non esigibili da parte delle strutture private;
Ha chiuso, senza attivare strutture sostitutive, presidi sanitari di vitale importanza nei territori;
Ha abbassamento dei Livelli Essenziali di Assistenza;
Ha aumentato la mobilità passiva;….
I socialisti abruzzesi, pensano e credono che sia arrivato (e da tempo) il momento di far tornare nell’alveo naturale della gestione democratica e partecipata, la gestione di un settore così vitale per tutti i cittadini e soprattutto alla luce di questa fallimentare gestione commissariale”.
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