“Edilizia residenziale, non ci sono scuse”
Roseto – (di Pio Rapagnà) – MARTEDI’ PROTESTA IN CONSIGLIO REGIONALE – Il Mia Casa d’Abruzzo, nel ricordare ai “soggetti attuatori” della riparazione e ricostruzione della Edilizia Residenziale Pubblica regionale e comunale danneggiata e distrutta dal terremoto che sono trascorsi esattamente 22 mesi dal 6 aprile del 2009, richiama il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche, l’ATER e il Comune dell’Aquila alle loro precise, concrete e specifiche “responsabilità” in merito, così come dettagliatamente stabilito dal Decreto n. 23 del 15 novembre 2010 emanato dal Commissario Delegato per la ricostruzione Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, contenente le disposizioni regolamentari per la riparazione e ricostruzione degli immobili dell’Edilizia Residenziale pubblica regionale e comunale sovvenzionata, ai sensi della Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3803 del 15 agosto 2009.
Il Decreto ha “chiarito” che l’ATER ed i Comuni devono predisporre e sottoporre alla preventiva approvazione del Commissario delegato per la ricostruzione, il Piano degli interventi per la riparazione o ricostruzione degli immobili dell’edilizia residenziale pubblica regionale e comunale sovvenzionata. Per l’esecuzione degli interventi ricompresi nel Piano i Comuni possono delegare l’ATER quale soggetto attuatore, sulla base di una apposita convenzione.
Nel caso di edifici che comprendono alloggi di proprietà pubblica e privata, con esito E, per i quali il soggetto attuatore è il Provveditorato interregionale alle opere pubbliche, l’ATER deve provvedere ad acquisire le eventuali deleghe dai proprietari.
I soggetti attuatori sono tenuti a comunicare al Commissario delegato, per ciascun edificio da riparare o ricostruire, compreso nei piani, l’esito di agibilità assegnato, la proprietà dei singoli alloggi, l’approvazione della progettazione, l’affidamento dei lavori e l’impresa aggiudicatrice, gli stati di avanzamento dei lavori e la liquidazione delle spese, ai fini della loro rendicontazione. Il Comune dove è situato l’edificio corrisponde il contributo dovuto per gli alloggi di proprietà privata, anche per le parti comuni, avvalendosi degli esiti istruttori trasmessi dall’ATER.
La spesa per la realizzazione degli interventi di riparazione o ricostruzione degli alloggi di proprietà pubblica grava sui fondi assegnati al Commissario delegato per la ricostruzione sulla contabilità speciale n. 5430.
Per gli immobili ricadenti nei Comuni fuori del cratere sismico, l’istruttoria delle pratiche per il rilascio del contributo è svolta sulla base di una perizia asseverata, completa dell’esito di agibilità e dell’attestazione del nesso di causalità diretto fra evento sismico e danno. L’ATER è tenuta ad inviare l’elenco delle pratiche all’Ufficio competente per territorio del Settore Politiche Ambientali, Sviluppo Territoriale e Genio Civile della Provincia, ai fini dei controlli previsti dalla Circolare del Vice Commissario delegato prot. n. 27671 del 14 luglio 2009 e relativo allegato.
Il Mia Casa chiede, ancora una volta al Consiglio regionale ed ai Consigli Comunali del cratere, di “interessarsi seriamente e tempestivamente” delle ricostruzione e messa in sicurezza antisismica del loro proprio patrimonio abitativo affidato alla gestione delle ATER. Essi hanno la responsabilità istituzionale di “indirizzare, aiutare e controllare” tutte le fasi dei lavori e degli interventi: PERCHE’ NON LO FANNO? Lo chiederemo “a voce alta a forte” di nuovo martedì prossimo 8 febbraio al Consiglio regionale riunito a Pescara per la “sessione invernale”.
Non c'è ancora nessun commento.