Circo Bellucci in Siria, interviene ambasciata
Lanciano – L’ambasciatore italiano in Siria incontrera’ a breve il ministro del Turismo siriano per tentare di sbloccare la paradossale vicenda di cui e’ protagonista il circo Embell Riva, ‘venduto’ con un imbroglio da un impresario egiziano in Siria, ad Homs, 150 km a nord di Damasco. Lo ha reso noto il proprietario del circo Embell Riva, l’abruzzese Roberto Bellucci, da dodici giorni impossibilitato ad andare avanti con gli spettacoli per la truffa subita da un impresario egiziano che prima di darsi alla fuga in Libano ha ‘venduto’ il circo a dei siriani. “Se non andiamo avanti con gli spettacoli, unica nostra fonte di sostentamento economico, rischiamo di rimanere senza denaro – spiega all’Agi Roberto Bellucci – sono dodici giorni che non facciamo spettacoli e abbiamo gia’ pagato i debiti dell’egiziano per 80.000 euro: il circo e’ tuttora sequestrato dal tribunale di Aleppo per l’incredibile truffa dell’impresario e non possiamo ne’ ripartire per l’Italia, ne’ rimanere in queste condizioni in Siria”. L’Embell Riva impiega circa 80 persone, di cui meta’ di cittadinanza italiana. “Noi senza animali e senza circo non possiamo ripartire – aggiunge Bellucci – spero proprio che questo incontro tra l’ambasciatore e il ministro del Turismo siriano sblocchi una situazione che comincia a farsi veramente difficile”. L’Embell Riva, circo della nota famiglia circense dei Bellucci, si trova in Siria per una tournee invitato proprio dal ministero del Turismo siriano. Nei giorni scorsi le autorita’ siriane hanno concesso all’Embell Riva un permesso di 4 mesi per continuare ad occuparsi degli animali, di cui � stato anche minacciato l’abbattimento.
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