Per Lusi Mascia “stupisce”


Pescara – Il senatore Luigi Lusi, vice presidente della commissione Bilancio del Senato, ospite alla presentazione del libro di Luciano D’Alfonso a Celano lo scorso 29 gennaio, interviene sulle polemiche del Sindaco di Pescara, Mascia, in relazione alla presenza del coordinatore regionale del Pdl Abruzzo, Filippo Piccone: “Stupiscono le dichiarazioni di Mascia – afferma Lusi – quando si assiste al crollo dell’impero, come questa fase storica disegna, i vassalli accorrono verso l’Imperatore e gli suggeriscono di tagliare la testa a coloro che suggeriscono di usarla per ragionare invece che fare il gesto delle scimmiette (non vedo, non sento, non parlo mentre l’impero svanisce).”
“I detrattori del ‘ragionare fra non simili’ – continua Lusi – non si domandano perché il 42% degli italiani non ne vuole più sapere di votare e il 47% degli abruzzesi non ha votato alle scorse elezioni regionali: a loro interessa solo governare, con il consenso di pochi, gli interessi di pochi e dare in testa a chi cerca di guardare un po’ oltre il proprio naso cercando di dare risposte ai problemi veri del Paese. Forse perché loro le soluzioni non sono intessesti a trovarle”.

“Gli steccati e le preletture stanno al palo – prosegue Lusi – e non ci si deve stupire se le poche persone intelligenti rimaste sul tappeto del confronto civile e costruttivo, a dispetto della partitocrazia nuovamente dominante in Abruzzo come nel resto del Paese, rifiutino la sterile logica dello schieramento di parte, dedicandosi invece a concorrere in uno o più laboratori di idee per individuare le soluzioni da offrire ai cittadini per ridare loro quella fiducia che dimostrano da tempo di aver perso nei confronti della politica”.

“Invece di chiedere a Berlusconi di disconoscere l’esempio di Piccone – aggiunge Lusi – si impegnino questi Soloni dell’autentica rappresentazione del politico di Destra a chiedere a Berlusconi e al suo governo di restituire all’Abruzzo i fondi (cancellati o perenti) per le infrastrutture, che tanto lavoro e servizi fanno derivare all’Abruzzo, quelli per la cassa integrazione in scadenza a marzo 2011 senza i quali decine di migliaia di famiglie di lavoratori di aziende in crisi non sapranno più come accedere ai consumi essenziali, solo per fare qualche esempio”.
“Allora, i custodi dell’ortodossia ‘dell’essere del PDL’ – conclude Lusi – si accorgeranno che produce meno danno ‘ragionare fra non simili’, trovando soluzioni per la propria comunità amministrata nell’interesse collettivo, che fare a gara per vincere la classifica chi è più vicino al Capo e concorre, cum gaudio, al caos nel quale questo Paese si trova ogni giorno di più.”


04 Febbraio 2011

Categoria : Politica
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