La fortuna è mancata, non il valore
San Candido (Bolzano) – (del cap. Giuseppe Genovesi) – ONORE AI RAGAZZI ALPINI ABRUZZESI – Alla 63^ edizione dei campionati sciistici delle truppe alpine conclusisi nell’Alta Val Pusteria questo pomeriggio, non è bastato che il colonnello Fabio Asso, comandante del 9° reggimento Alpini, venisse direttamente da L’Aquila per incitare e caricare i propri uomini prima della partenza. Il colonnello è stato vicino agli splendidi ragazzi e ha sofferto con loro per tre giorni. Ma tutto, quest’anno, è andato storto. I crampi nella gara di trasferimento di regolarità, la febbre presa all’improvviso a due dei più forti, un gancio staccatosi dallo scarpone dell’apripista nello slalom, hanno costretto gli alpini del 9° ad una rimonta impossibile. Però, dove non ha reso il fisico per i malanni, i nostri, si sono fatti giustizia nelle gare dei tiri di precisione col fucile, nel lancio della bomba a mano inerte e nell’orienteering topografico. Sedici squadre di tutti i reggimenti delle truppe alpine hanno dato vita ad una competizione agguerrita e spettacolare. In tutto i 22 abruzzesi giunti da L’Aquila, Pescina, Avezzano, Castel di Sangro, Sulmona, Ortona, Popoli e Avezzano hanno avuto il loro “onore delle armi” nella gara della pattuglia dei 25 chilometri di fondo, svoltasi nell’anello che racchiudeva i paesini di Dobbiaco e San Candido. Per la cronaca, ha vinto quest’edizione dei campionati, il plotone del 1° caporal maggiore Matteo Miotto, caduto un mese fa in Afghanistan e che aveva gareggiato col 7° reggimento di Belluno l’anno scorso.
Non c'è ancora nessun commento.